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Si sporca in classe per le mestruazioni: torna a casa e si uccide

mestruazioni

La giovane è rimasta vittima di un brutto episodio: si è sporcata a causa delle mestruazioni e per questo si è tolta la vita.

Sporcarsi i primi giorni di mestruo è successo a tutte, soprattutto nei periodi delle prime esperienze. Si tratta di un incidente comune per le giovani donne, una fonte di forte preoccupazione ed imbarazzo. Nonostante l’emancipazione femminile parlare di mestruazioni è ancora un taboo in gran parte dei paesi del mondo. E così è anche in Kenya dove una giovane donna, dopo essersi macchiata in classe a causa delle mestruazioni, si è tolta la vita.

Forse questa disgrazia avrebbe potuto essere evitata se qualcuno avesse spiegato a questa ragazza quanto questo faccia parte dell’essere donna. Le mestruazioni rimangono comunque uno stigma anche nei paesi occidentali, solo alcuni mesi fa un evento simile in una contea inglese.

Si sporca per le mestruazioni in classe

A raccontare l’accaduto al Daily Nation proprio la mamma della ragazzina la quale era stata testimone oculare dell’imbarazzo della figlia. Solo poche ore prima, durante l’orario scolastico, qualcuno aveva notato quella macchia rossa spuntata sulla divisa della scuola e l’aveva invitata ad uscire dalla classe.

Tornata a casa la piccola ha raccontato l’accaduto ai genitori ed è andata a pulirsi in bagno per poi chiudersi nella sua cameretta. La vergogna dell’adolescente deve essere stata immensa, tanto da portarla a togliersi la vita nella sua stanza. La giovane, ha spiegato la mamma al quotidiano, non aveva con sé alcun tipo di tampone. La tragedia si sarebbe quindi potuta evitare se ci fosse stata maggiore informazione da parte delle istituzioni riguardo l’argomento.

Essere adolescente in Kenya

Numerose le proteste da parte dei genitori in Kenya. Nel 2017 un emendamento del governo Kenyota in materia di istruzione scolastica stabilì che ogni ragazza iscritta a scuola fosse munita di assorbenti usa e getta gratuiti e di materiale per disfarsene.

La promessa, giunta nel periodo di elezioni generali, fu accolta con un certo scetticismo in memoria di ciò che accadde in Uganda nel 2016 quando in campagna elettorale il governo promise assorbenti gratuiti a tutte le studentesse ma presto cambiò idea. Lo scetticismo degli elettori sembra essere stato motivato, il decreto ancora oggi, per diversi motivi non sembra essere stato attuato. Il Kenya rimane uno degli stati in cui la povertà affligge le famiglie a tal punto da non permettere alle giovani donne di combattere la “vergogna mestruale”.