> > "Maltrattamenti in famiglia", bimbo di 8 anni si lancia dal nono piano

"Maltrattamenti in famiglia", bimbo di 8 anni si lancia dal nono piano

bimbo ucraina

In Ucraina si sospetta che un bimbo si sia gettato volontariamente da una finestra, perché non sopportava più i maltrattamenti che subiva in famiglia.

Dramma in Ucraina, dove un bambino di 8 anni è precipitato da un appartamento al nono piano. In base alle prime ricostruzioni, il piccolo potrebbe essersi suicidato perché non riusciva più a sopportare i presunti maltrattamenti che subiva in famiglia. La polizia avrebbe raccolto prove di anni di violenza da parte dei genitori.

Bimbo si lancia dal nono piano

Ad agosto 2019 un bambino di 8 anni, identificato solo come Anton, è stato trovato morto su una strada di Enerhodar, città nell’Ucraina sud-orientale. Il piccolo era appena precipitato da un appartamento situato al nono piano, dove viveva con i genitori.

Subito dopo la tragedia una vicina di casa ha raccontato, come riporta il Mirror: “I genitori hanno sgridato con urla il figlio per aveva strappato dei vestiti. Ho anche sentito che lo picchiavano. Poi – ricorda ancora – c’è stato qualche minuto di silenzio. Subito dopo ho sentito i passi rapidi del bambino. Alcuni secondi dopo ho udito quell’orribile tonfo, quello di un corpo che ha colpito il suolo. Ho guardato fuori dalla finestra della mia cucina e ho visto il bimbo immobile a terra. Ho chiamato un’ambulanza e la polizia”.

Nonostante il pronto intervento dei soccorsi, per Anton non c’era ormai più nulla da fare. Dopo i primi rilievi, la polizia ucraina ha avviato un procedimento per inadempimento dei doveri genitoriali. Gli investigatori però sospettano che non si sia trattato solo di un litigio tra genitori e figlio sfociato in tragedia.

Presunti maltrattamenti in famiglia

Viene ipotizzato quindi che il bambino possa aver deciso di togliersi la vita per via di presunti maltrattamenti in famiglia. “Si capiva che quel bambino aveva dei problemi, che si sono poi riversati anche sull’apprendimento. Siamo stati costretti a fargli ripetere la prima elementare, ma ai genitori sembrava non interessare affatto” rivela la dirigente della scuola frequentata da Anton.

Mentre l’inchiesta va avanti, i genitori del bimbo sembra che siano diventati irreperibili dopo un primo interrogatorio durante il quale avrebbero ammesso di aver inflitto al figlio punizioni corporali. La coppia ha difatti lasciato non solo il loro appartamento in affitto, dove è avvenuta la tragedia, ma anche la città. Ora sono ricercati dalla polizia, poiché se le accuse venissero confermate rischiano fino a cinque anni di carcere.