> > Muore la "ragazza in blu", Iran apre gli stadi anche alle donne

Muore la "ragazza in blu", Iran apre gli stadi anche alle donne

Iran stadio

Anche in Iran cade l'ultimo tabù sulle donne ed il calcio, che potranno finalmente entrare negli stadi. La decisione dopo la morte di Sahar Khodayari.

Anche l’Iran apre gli ingressi degli stadi alle donne. La decisione è stata presa dopo che la “ragazza in blu” Sahar Khodayari, 29 anni, si è data fuoco perché rischiava di finire in carcere per sei mesi, avendo sfidato il divieto. Il 10 ottobre 2019 le donne potranno quindi entrare per la prima volta dal 1979 nello stadio Azadi di Teheran, dove si giocherà Iran-Cambogia.

Muore la “ragazza in blu”

Non voleva tornare in carcere per il solo fatto di essere entrata allo stadio a vedere una partita di calcio e così si è data fuoco. La “ragazza in blu” (perché si travestiva con i colori della sua squadra del cuore , l’Esteghal) era stata arrestata il 12 marzo 2019 e costretta a passare tre notti nel carcere femminile di Gharchak Varamin a Teheran, oggetto di diverse denunce da parte di Ong che si occupano di diritti umani.

Dopo il rilascio la 29enne Sahar Khodayari è andata a recuperare il cellulare che le avevano sequestrato, scoprendo così che rischiava fino ad una condanna di sei mesi di prigione. Per protesta e disperazione la giovane si è quindi data fuoco davanti alla sede del Tribunale. La tifosa iraniana aveva riportato gravissime ustioni su tutto il corpo ed il 9 settembre è morta in ospedale.

Il 13 settembre Amnesty International ha ricordato come l’Iran sia “l’unico Paese al mondo a vietare alle donne di entrare allo stadio”, dopo la recente apertura dell’Arabia Saudita. Il divieto è entrato in vigore dopo la rivoluzione islamica del 1979.

Iran apre gli stadi alle donne

Il governo moderato del presidente Hassan Rohani aveva già mostrato aperture sul tema, sollecitate anche dalla Fifa, e la vicenda di Sahar Khodayari è servita per rompere (o per lo meno mettere a tacere) le resistenze del clero sciita più conservatore.

In una nota il ministro dello Sport della Repubblica islamica, Masoud Soltanifar, annuncia infatti giovedì 19 settembre 2019 che gli stadi apriranno le porte alle donne iraniane. “Sono stati fatte tutti gli interventi necessari per far sì che le donne, inizialmente solo per le partite internazionali, possano entrare negli stadi di calcio”, viene puntualizzato.

In particolare, oltre ad un rafforzamento delle forze dell’ordine, sono stati approntati ingressi, spazi e bagni separati da quelli in uso per gli uomini. Il debutto delle donne allo stadio avverrà quindi il 10 ottobre 2019 quando la nazionale maschile di calcio si scontrerà allo stadio Azadi di Teheran contro la Cambogia, per le qualificazioni al Mondiale del 2022 in Qatar.