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Nutella e lavoro minorile: richiesta di chiarimenti dall'Australia

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Le maggiori catene di supermercati in Australia hanno chiesto chiarimenti in merito all'impiego di minori per la raccolta di nocciole

Dopo le polemiche per l’utilizzo dell’olio di palma, la Ferrero si trova ora a dover dare spiegazioni a fronte di nuove critiche. Questa volta si tratta della raccolta di nocciole per la produzione della Nutella e di un rapporto della BBC che ha rivelato come in numerose coltivazioni sia frequente il lavoro di minori.

Polemica raccolta nocciole

In base al rapporto della BBC, in numerose coltivazioni è molto frequente il lavoro di minorenni, anche di 10 anni, pagati poco più di 10 euro al giorno. In seguito a queste informazioni, quindi, le maggiori catene di supermercati in Australia, ovvero Woolworth, Coles e IGA, hanno chiesto spiegazioni in merito all’impiego di minori in Turchia nella raccolta delle nocciole che vengono poi dirette alla catena di forniture dell’azienda dolciaria di Alba.

Secondo il rapporto della Bbc, la maggior parte dei raccoglitori di nocciole sono migranti curdi, tra cui bambini. I curdi, ricordiamo, sono un gruppo di minoranze etniche che vive prevalentemente nel sud-est della Turchia. Per svolgere il lavoro di raccolta di nocciole in una delle migliaia di coltivazioni di nocciole a gestione familiare sparse per il Paese, sembra vengano pagati circa 11 euro al giorno. Una volta raccolte, queste nocciole vengono vendute ai commercianti indipendenti, per poi arrivare alla Ferrero.

La risposta di Ferrero

Critiche a cui la Ferrero ha prontamente risposto. Come dichiarato da un portavoce a Business Insider Australia, infatti: “Questa complicata catena di approvvigionamento rende difficile accertare esattamente da dove provengano”. Per poi aggiungere: “Siamo determinati a prevenire ed eliminare il lavoro minorile lungo tutta la nostra catena di approvvigionamento, con la convinzione che ogni bambino debba essere protetto, con ogni mezzo possibile, da qualsiasi forma di sfruttamento”.

Ferrero, infatti, “si impegna a contribuire a influenzare e guidare cambiamenti sostenibili nel settore della produzione di nocciole. Ciò include la lotta al lavoro minorile con un approccio multi-stakeholder … la complessità della catena di approvvigionamento delle nocciole significa che non può essere realizzata da un singolo attore e la cooperazione è assolutamente essenziale per affrontare la questione del lavoro minorile”.