Paola Marras Donald Trump sotto impeachment. Nancy Pelosi, speaker democratica della Camera, annuncia infatti l’avvio di una inchiesta formale contro il Presidente degli Stati Uniti, dichiarando in un discorso che le sue azioni avrebbero “violato gravemente la Costituzione” americana. Il tycoon avvia la prima contromossa e pubblica la trascrizione della telefonata a Kiev.
La telefonata Trump-Kiev
In sostanza Donald Trump, già sorvegliato speciale a seguito delle indagini sul Russiagate, viene accusato di aver chiesto aiuto per la sua rielezione ad un governo straniero. Il tycoon è sospettato di aver minacciato di congelare quei circa 250 milioni di dollari stanziati per l’Ucraina fino a quando il governo di Kiev non avrebbe aperto un’indagine su presunti loschi affari da parte del figlio dell’ex vicepresidente americano Joe Biden, suo più probabile avversario alle presidenziali del 2020.
Trump nega tale ricostruzione e sostiene che il blocco degli aiuti faceva parte di una strategia messa in atto per smuovere l’Europa, affinché contribuisse maggiormente alla crescita e alla stabilità dell’Ucraina. Per dimostrare la veridicità di tale affermazione, la Casa Bianca ha declassificato il colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky risalente al 25 luglio del 2019.
“Caccia alle streghe”
La notizia dell’inchiesta formale di impeachment arriva a Donald Trump poco dopo il suo intervento all’ONU. Il tycoon bolla l’indagine come una “caccia alle streghe” fatta appunto da chi “non ha letto la trascrizione della telefonata”, resa il giorno dopo pubblica e senza omissis e che è ora al vaglio degli esperti per capire se ci sono in effetti gli estremi per arrivare alla rimozione o destituzione di Trump dalla carica di presidente, fatto mai avvenuto prima.
