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Hong Kong, il governo compra le pagine dei giornali internazionali

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Il governo ha pubblicato un'inserzione pubblicitaria sulle pagine del Sole 24 Ore e di diversi quotidiani internazionali.

Le proteste scoppiate a Hong Kong nel marzo 2019 contro il disegno di legge sull’estradizione hanno acceso i riflettori sull’ingerenza del colosso cinese nelle questioni politiche del piccolo Stato asiatico. Una “cattiva pubblicità” che preoccupa il governo di Pechino e di Hong Kong, tanto da acquistare le pagine di diversi giornali internazionali per assicurare che “risolveremo il problema in autonomia e nel tempo”. Sull’edizione del 3 ottobre del Sole 24 Ore è stata pubblicata un’inserzione pubblicitaria, dell’ampiezza di un’intera pagina, per “fare il punto” sulla questione e rassicurare gli osservatori internazionali sulla situazione, ormai sempre più turbolenta. L’inserzione è stata commissionata dal governo della Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong della Repubblica Popolare Cinese (HKSARG).

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L’inserzione di Hong Kong sulle pagine dei giornali

“Si è letto, visto e sentito molto riguardo ai recenti avvenimenti alle proteste registrate a Hong Kong”, esordisce l’inserzione pubblicata sul Sole 24 Ore. “Tuttavia, ciò che si legge, vede, sente – o si condivide sui social media – è solo uno degli elementi di una complessa questione sociale, economica e politica che risolveremo in autonomia e nel tempo. Siamo tuttavia determinati a raggiungere una risoluzione pacifica, razionale e ragionevole delle discordie”.

Si passa poi a fare il “punto della situazione. Siamo saldamente ancorati al concetto di ‘One Country, Two Systems’ che costituisce la garanzia costituzionale per il costante sviluppo di Hong Kong, specchio del successo di un’economia libera e di una società aperta”. L’inserzione prosegue dichiarando che “la popolazione di Hong Kong vanta una lunga tradizione di proteste pacifiche che prosegue fino ai nostri giorni. Rifiutiamo pertanto l’uso della violenza per affrontare le sfide attuali. La violenza non è mai risolutiva. Riponiamo la fiducia nello stato di diritto che ci ha egregiamente sostenuti nel corso di molti decenni”.

“Il governo ha avviato un dialogo, che si rivolge a tutti i settori della società per appianare le divergenze e ricercare un terreno comune senza precondizioni, in uno spirito di risoluzione e di riconciliazione. È nostro sincero desiderio discutere dei temi oggetti di rimostranze, dei problemi e delle soluzioni in modo sereno, rispettoso ed efficace”. Infine, “Hong Kong è da sempre una società resiliente, razionale e ricca di risorse. La sua popolazione rappresenta il suo maggior punto di forza e possiede la saggezza e i mezzi necessari per qualsiasi avversità. È questo lo spirito che ci anima”.

Le pagine dei giornali esteri

Nei giorni precedenti, la medesima inserzione sulle proteste di Hong Kong era già stata pubblicata sulle pagine di diversi giornali internazionali, compreso il Financial Times. Oltre al Regno Unito, tra i Paesi coinvolti figurano la Finlandia, la Svezia, i Paesi Bassi, la Germania, il Canada e in Australia.