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Ragazza pugnalata e presa in ostaggio dall'ex fidanzato

ragazza pugnalata e osteggiata

"Ho perso un sacco di peso. Non stavo mangiando o dormendo. Era orribile per me. Mi sentivo spaventata".

La storia d’amore tra Zahra Rechelle e Aaron Booth è durata 20 mesi: quando la ragazza ha deciso di chiudere il rapporto, però, l’uomo si è accanito su di lei. La ragazza, una terapista di bellezza, è stata pugnalata per cinque volte dall’ex fidanzato. Dopo le aggressioni subite, inoltre, la giovane ha richiesto un’intervento all’incavo oculare, oltre a diversi punti di sutura per bocca, mani, stomaco e gambe. La 31enne ha rivelato ai giudici: “Non mi ha mai dato il tempo di pensare da sola e di stare da sola. Direbbe che non mi avrebbe mai fatto del male, ma l’ha fatto”.

Non era, però, la prima volta che la 31enne subiva violenza. In passato (il 2 febbraio) non era mai riuscita a denunciare il compagno per il timore che i servizi sociali portassero via il figlio nato dalla precedente relazione. Tuttavia, mentre i medici le curavanoo le ferite, la donna ha deciso di denunciare le aggressioni subite da Aaron.

Ragazza pugnalata dall’ex fidanzato

Secondo la ricostruzione effettuata dai giudici, Aaron Booth avrebbe fatto irruzione a casa di Zahra e l’avrebbe tenuta prigioniera prima del confronto con la polizia. L’uomo l’avrebbe trascinata per i capelli e le avrebbe sferrato dei pugni allo stomaco e alle gambe. La polizia in quel momento osservava la scena: la ragazza veniva pugnalata dall’ex fidanzato.

“Gli ufficiali hanno visto Zahra essere pugnalata tre volte nella zona dello stomaco, è stata trascinata in mezzo alla strada dai suoi capelli. L’ufficiale vide il coltello che l’imputato le teneva alla gola e poi al petto” ha riferito l’avvocato della donna. Il legale di Aaron, però, si è difeso così: “Riconosce pienamente il suo comportamento spaventoso nella notte di questo incidente e riconosce che nulla può mai spiegare o giustificare il suo comportamento in alcun modo. Desidera estendere le sue scuse direttamente alla vittima, ma nelle settimane precedenti a questo incidente c’erano speranze di una futura relazione tra le due parti. Avrebbe dovuto stare alla larga piuttosto che lasciare che le sue emozioni avessero la meglio su di lui quella notte”.

Alla Manchester Crown Court la donna avrebbe riferito: “È sempre stato come camminare con lui su gusci d’uovo. Non è proprio una brava persona e mi faceva sempre sentire davvero al limite”. “Ho perso un sacco di peso. Non stavo mangiando o dormendo. Era orribile per me. Mi sentivo spaventata”.