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Attentato di Halle, il padre del killer: "Non era mai in pace con sé"

attentato di Halle

"Dava sempre la colpa agli altri, non aveva amici, stava spesso davanti al computer", racconta il padre dell'attentatore di Halle

L’autore dell’attentato di Halle, in Germania, ha aperto il fuoco contro i fedeli raccolti in preghiera nella sinagoga. “La radice di tutti i problemi sono gli ebrei”: sono state queste le ultime parole pronunciate prima di sparare. Il killer ha filmato la sua azione per 35 minuti servendosi di una telecamera posizionata sulla testa. Nel filmato, pubblicato su un sito di videogame, l’uomo parla di problemi legati all’immigrazione di massa. Fin dall’inizio si è pensato fosse un estremista di destra. A intervenire nella vicenda è il padre dell’attentatore, che ha descritto i problemi e la personalità cupa del figlio Stephan Balliet.

Attentato di Halle, il padre del killer

“Dava sempre la colpa agli altri, non aveva amici, stava spesso davanti al computer, era chiuso anche con i parenti più stretti e aveva avuto problemi di salute“. Queste le parole con cui il padre ha descritto l’autore dell’attentato antisemita verificatosi nella cittadina tedesca di Halle e che ha provocato la morte di due persone e il ferimento di altri due ebrei.

Quindi ha aggiunto: “Non era mai in pace né con sé né col mondo”. A parlare con lui è stato un giornalista tedesco, che ha incontrato il signor Balliet a Benndorf, non distante dalla città della Sassonia in cui è stata scampata una vera e propria strage.

“Il ragazzo era sempre online e si litigava sempre. La mia opinione non contava. Non riuscivo più a entrare in contatto con lui“, fa sapere il padre. Stephan al momento abitava con sua madre a Helbra, a soli 14 km da Halle. I genitori, infatti, sono separati e il giovane. Oltre alla vicinanza all’estrema destra, si ricordi che Balliet dopo il diploma ha studiato chimica per due semestri. Successivamente dovette interrompere gli studi per “una grave operazione allo stomaco”.