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Chi è Abiy Ahmed, vincitore del Premio Nobel per la Pace 2019

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Il premier etiope ha posto fine al conflitto tra il suo Paese e l'Eritrea che ha portato alla morte di migliaia di persone.

Il Premio Nobel per la Pace 2019 è stato assegnato ad Abiy Ahmed, il primo ministro dell’Etiopia. L’annuncio è stato diffuso dall’Accademia reale svedese delle scienze. Tra i favoriti c’era la giovane attivista Greta Thunberg e la capitana della Sea Watch Carola Rackete.

Chi è Abiy Ahmed

Abiy Ahmed (che, eletto a 41 anni, è il più giovane premier africano) rappresenta un momento di profondo cambiamento nella storia dell’Etiopia. Durante il suo discorso di insediamento, all’inizio di aprile 2018, ha annunciato l’inizio di un periodo di “dialogo e riconciliazione” con l’Eritrea, che per anni ha rappresentato il nemico.

Il capo del governo etiope, figlio di padre musulmano e di madre cristiano-ortodossa, è nato in una città a sud-ovest di Addis Abeba. Ha conseguito una laurea in Filosofia e un dottorato presso l’Istituto di studi sulla pace e la sicurezza. Dopo un passato tra le fila dell’esercito (in un primo momento come operatore radio, poi come tenente colonnello), è stato inviato con i Caschi Blu dell’Onu dopo il genocidio dei Tutsi in Ruanda. Prima di entrare in politica, ha diretto l’Agenzia etiope per la sicurezza delle reti informatiche.

La pace con l’Eritrea

Prima dell’elezione di Ahmed, l’Etiopia è stata governata per 27 anni dal Fronte democratico rivoluzionario dei popoli etiopi e ha conosciuto una guerra fratricida che ha portato alla morte di migliaia di persone. Il vincitore del Premio Nobel per la Pace 2019 è stato il primo a parlare dei nemici politici come “fratelli“, chiedendo scusa a “tutti coloro che hanno perso i propri cari”. Subito dopo l’elezione, ha annullato lo stato di emergenza e ha liberato i migliaia di prigionieri politici, tra cui figuravano giornalisti e diversi leader dell’opposizione. Insieme all’omologo eritreo Issaias Afeworki, ha riaperto la frontiera tra i due Paesi, chiusa nel 1998, e l’ambasciata di Addis Abeba.

Grazie all’avvenuta pacificazione, l’Etiopia ha conosciuto una nuova fase di sviluppo. In campo economico, Ahmed ha messo fine al monopolio di Stato su diversi settori chiave, dalle telecomunicazioni all’aviazione.

Ma il premier etiope si è speso anche per la fine dei conflitti tra altri popoli della regione africana. Ahmed ha infatti presieduto il vertice tra Salva Kiir, presidente del Sud Sudan, e Riek Machar, suo rivale, dopo cinque anni di guerra civile. Proprio grazie al suo impegno e alla forte impronta riformatrice della sua azione di governo, Abiy è divenuto un’icona non solo all’interno dei confini etiopi ma anche nel resto del continente africano.