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Siria, l'errore della Turchia: colpi d'artiglieria contro esercito Usa

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Alcuni colpi d'artiglieria sparati dall'esercito turco avrebbero raggiunto per errore una postazione Usa durante le operazioni nel Kurdistan siriano.

Le forze armate della Turchia avrebbero bombardato per errore alcuni soldati dell’esercito Usa durante le manovre militari condotte in Siria nell’ambito della cosiddetta Operazione Primavera di Pace. L’indiscrezione è stata fatta trapelare da fonti dei servizi segreti curdo-iracheni e da un altro funzionario del Pentagono, ma al momento sia Ankara che Washington non hanno confermato la notizia. Secondo gli organi ufficiali la Turchia dovrebbe essere teoricamente a conoscenza della posizione dei soldati americani.

Siria, la Turchia colpisce gli Usa

Stando a quanto riportato dai media statunitensi, un gruppo di soldati appartenenti alle forze speciali americane sarebbe stato colpito da alcuni colpi d’artiglieria sparati dai turchi, senza tuttavia riportare danni o feriti. Lo stesso funzionario del Pentagono che ha diffuso la notizia ha inoltre dichiarato: “I bombardamenti erano così pesanti che il personale Usa ha preso in considerazione la possibilità di rispondere al fuoco per difendersi“.

I militari Usa si trovavano sulla collina di Mashtenour, vicino alla città di Kobane, quest’ultima nota per essere una località simbolo della resistenza curda nella regione. Kobane venne infatti invasa dai miliziani dell’Isis dopo due estenuanti assedi consecutivi nell’ottobre del 2014, per poi essere riconquistata dai guerriglieri curdi in seguito a tre mesi di combattimenti e 2mila morti.

Le parole di Trump degli scorsi giorni

Le attuali operazioni militari in corso nel Kurdistan siriano sono iniziate lo scorso 9 ottobre, quando il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato il ritiro delle truppe Usa dalla regione. In quell’occasione Trump ebbe a dichiarare di aver agito in tal modo poiché i curdi non aiutarono gli americani durante lo Sbarco in Normandia.

Così facendo è stato dato un implicito via libera al Presidente turco Recep Tayyip Erdogan per penetrare all’interno della Siria e combattere l’alleanza delle Forze Democratiche Siriane. Le Fds sono considerate infatti dalla Turchia un’organizzazione terroristica alleata del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk), il gruppo paramilitare turco che da oltre quarant’anni lotta contro il governo di Ankara per il riconoscimento dei diritti del popolo curdo.