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L'uomo arrestato dalla polizia a Glasgow non è il mostro di Nantes

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L'uomo catturato dalla polizia scozzese non sarebbe il mostro di Nantes: il confronto del dna, infatti, ha fatto emergere divergenze.

Venerdì 11 ottobre la polizia di Glasgow ha diffuso la notizia di arresto del mostro di Nantes, ovvero Xavier Dupont de Laggonés. Tuttavia dopo aver analizzato e confrontato il dna dei due soggetti è emerso un colpo di scena: il presunto mostro di Nantes non sarebbe l’uomo catturato dalla polizia scozzese. Questo è quanto si apprende dai media francesi e la storia sta destando scalpore in tutto il mondo. Xavier Dupont de Laggonés accusato di aver ucciso la sua famiglia (la moglie e i quattro figli) nel 2011.

Mostro di Nantes in fuga

Il dna dell’uomo catturato dalla polizia scozzese non coincide con quello del mostro di Nantes: questo è quanto hanno diffuso i media francesi nelle ultime ore. Xavier Dupont de Laggonés, infatti, dall’inizio del fermo, avrebbe sempre negato gli omicidi e avrebbe anche affermato di chiamarsi Guy Joao. A confermare quanto dichiarato dal presunto mostro di Nantes sarebbe il vicino di casa: “È nato a Limay, siamo amici da oltre 45 anni, ha lavorato con me alla Flins Renault prima di andare in pensione quattro anni fa”. Mentre l’arresto di venerdì è avvenuto grazie alla collaborazione delle forze di polizia francesi e scozzesi.

La ricostruzione

Xavier era stato filmato il 14 aprile 2011 nel momento in cui prelevava denaro al bancomat di Roquebrune-sur-Argens, in Costa Azzurra. Sette giorni dopo, gli inquirenti trovarono i corpi defunti della moglie e dei quattro figli: il killer, però, era sparito. Le vittime erano state colpite con un’arma da fuoco e prima avevano ingerito sedativo da Dupont, un potente sonnifero. Inoltre, per guadagnare tempo utile a fuggire, l’uomo aveva pagato al retta di iscrizione scolastica dei figli e aveva lasciato una lettera ai parenti. In quest’ultima spiegava che sarebbe dovuto partire urgentemente per gli Usa insieme alla famiglia per un programma di protezione per testimoni. Secondo quanto riferiscono fonti prossime alle indagini, l’uomo avrebbe viaggiato in questi anni sotto falsa identità e si sarebbe recato in Gran Bretagna.