Alberto Pastori Una storia al limite dell’incredibile. È successo in India, nella città di Bareilly, Uttar Pradesh. Un uomo, di professione commerciante, aveva perso la figlia, nata prematuramente, dopo soli sei mesi di gravidanza. D’accordo con la moglie, aveva deciso di andare a seppellirla e darle l’ultimo saluto.
Hitesh Kumar Sirohi, questo il nome dell’uomo, si era recato nel posto dove aveva deciso di seppellire la figlia e aveva iniziato a scavare. A circa 90 centimetri di profondità, Hitesh, trova un vaso di terracotta. Al suo interno, c’era una neonata. Viva.
Trova neonata seppellita viva
Sconvolto da quanto appena trovato, una emozione si accavallava con l’altra. Nonostante questo, il commerciante ha avuto comunque la lucidità di portare immediatamente la bimba all’ospedale per affidarla alle cure dei medici. La neonata pesava un chilo e aveva già sviluppato un’infezione ai polmoni. D’accordo con la moglie Vaishali, ha già dato la sua disponibilità ad adottarla.
Casi del genere, purtroppo, in India si verificano spesso. Il problema dell’eliminazione delle figlie femmine nel Paese asiatico rimane sempre una pratica diffusa e molto difficile da debellare. Secondo alcuni rapporti di associazioni a tutela dell’infanzia, ogni anno in India sarebbero milioni le bambine che vengono uccise oppure lasciate morire a poche ore dalla nascita. Una soluzione, pensata per evitare il dilagare delle pratiche di feticidio, è l’ideazione di una legge che proibisce ai medici di rivelare ai genitori il sesso del nascituro.
