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Elezioni Canada 2019: testa a testa tra liberali e conservatori

Elezioni Canada 2019

Si prospetta una dura sfida tra Trudeau, rappresentante dei liberali e attuale primo ministro e Scheer, leader dei conservatori.

Oggi, lunedì 21 ottobre, i cittadini canadesi saranno chiamati a rinnovare la camera dei Comuni, ovvero la camera bassa del parlamento. Come accade nel sistema del Regno Unito, è l’unica ad avere carattere elettiva.

Elezioni Canada 2019: i candidati

L’attuale Capo del governo Justin Trudeau del Partito Liberale del centrosinistra si candida per continuare la sua esperienza degli scorsi quattro anni. Mentre però nel 2015 godeva di tantissima popolarità, ora la stima nei suoi confronti sembra diminuita a causa dei recenti scandali che lo hanno riguardato. Dovrà infatti vedersela con l’avversario Andrew Scheer del Partito Conservatore con cui dovrebbe verificarsi un testa a testa.

A correre per il ruolo di primo ministro vi sono poi Elizabeth May per i Verdi, Jagmeet Singh per il Nuovo Partito Democratico, e Maxime Bernier per Partito Popolare del Canada. Vi è inoltre Yves-Francois Blanchet del Bloc Québécois, il partito nazionalista di sinistra dei francofoni del Quebec.

Con la sua candidatura torna in auge lo spettro del Quebexit, ovvero la secessione del Quebec dal resto del canada. Blanchet si presenterà solo nella zona a maggioranza francofona e il suo obiettivo è quello di restituire sovranità all’area.

Elezioni Canada 2019: il sistema di voto

Il sistema elettorale canadese è molto simile a quello britannico, trattandosi di un maggioritario puro a collegi uninominali. Ogni parlamentare rappresenta un distretto elettorale e ci saranno in tutto 338 eletti. Per avere la maggioranza in Parlamento servirà dunque ottenere il 50% più uno dei seggi (cioè delle circoscrizioni), ovvero almeno 170.

In ogni circoscrizione viene eletto il candidato che ottiene più voti. Questo vuol dire che il consenso totalizzato da ogni partito potrebbe non coincidere con i seggi che lo rappresentano alla Camera. Per esempio il Blocco del Quebec viene quotato al 7% ma in Parlamento potrebbe essere il terzo partito e ottenere 35 seggi, perché viene dato come vincitore in diverse circoscrizioni dell’area francofona.

Stando ai sondaggi, sarà molto difficile che un partito ottenga da solo la maggioranza dei seggi, come invece aveva fatto Trudeau quattro anni fa. É pià probabile che si formi un governo di minoranza o di coalizione.

Elezioni Canada 2019: i favoriti

I favoriti per ricoprire il ruolo di primo ministro sono Trudeau e Scheer. Si consumerà dunque una sfida all’ultimo voto tra liberali e conservatori, gli unici due partiti che in Canada sono riusciti ad arrivare al governo del paese.

Justin Trudeau

L’attuale Capo del Governo si è detto pronto a ripetere l’esperienza, vantando i positivi risultati economici ottenuti e i grandi investimenti infrastrutturali. Sono stati diversi i soldi investiti nella spesa pubblica e il tasso di disoccupazione è diminuito. Tutti temi che però nella campagna elettorale sono risultati minoritari rispetto agli scandali che l’hanno coinvolto.

Il primo riguarda l’azienda SNC-Lavalin. Secondo le accuse Trudeau avrebbe fatto pressione affinché venisse favorita in un processo. Il tutto si è però risolto senza grosse conseguenze per lui, se non un calo di popolarità. Il secondo è quello che lo vede ritratto, in uno scatto risalente a quando aveva 29 anni, con la faccia colorata di nero. Un gesto che è stato giudicato molto offensivo nei confronti delle popolazioni afroamericane.

Andrew Scheer

Diventato leader dei conservatori nel 2017, negli scorsi mesi ha guadagnato molti consensi scalando le vette dei sondaggi. Si presenta come esponente di un centrodestra moderato, che condanna intolleranza e razzismo. Allo stesso modo si è però fatto promotore del blocco dell’immigrazione illegale, soprattutto quella proveniente dall’America Centrale.