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Guerra in Siria: le truppe curde si ritirano dalla "zona di sicurezza"

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Le truppe curde si sono ritirate dalla "zona di sicurezza". Ankara: "Non è necessario effettuare un'altra operazione"

I combattenti curdi hanno dato comunicazione agli Stati Uniti del completo ritiro dalla “zona di sicurezza” voluta dalla Turchia a nord della Siria. L’annuncio sarebbe avvenuto ore prima della scadenza della tregua che era stata negoziata da Washington e Ankara. Sarebbe stato il comandante delle Forze democratiche siriane, Mazloum Andi, a scrivere una lettere indirizzata a Mike Pence, con la quale ha annunciato di aver ritirato “tutte le forze delle Ypg“.

Guerra in Siria: truppe curde ritirate

A seguito dell’annuncio del ritiro delle truppe curde, Ankara ha risposto dichiarando sospese le operazioni: “Non è necessario” riprendere l’offensiva contro i combattenti curdi in Siria, dal momento che “il loro ritiro è stato completato come ci hanno confermato gli Stati Uniti” ha detto il ministro della difesa turco Akar in una nota ufficiale. Secondo quanto riportato dai medi internazionali, Akar avrebbe poi spiegato che “in questa fase, non è necessario effettuare una nuova operazione.

Usa: “Servono certezze”

Il segretario di Stato Mike Popomeo ha parlato di “progressi” ammettendo però che è “troppo presto per dare delle certezze“. Intanto Donald Trump ha autorizzato aiuti per 4,5 milioni di dollari alla Syria Civil Defense, i cosiddetti “caschi bianchi” che da anni lavorano nelle aree colpite dalla guerra civile in Siria. Come sottolineato dalla Casa Bianca, in questi anni hanno salvato oltre 115 mila persone, molte appartenenti alle minoranze etniche e religiose. Gli Stati Uniti, dunque, “incoraggiano gli alleati a riunirsi in questo sforzo per sostenere l’organizzazione e rafforzare la protezione dei civili vittime innocenti del conflitto“.