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Al Baghdadi ucciso, Trump conferma: "Morto nel corso di un raid Usa"

al Baghdadi

Donald Trump ha confermato la morte dei "terrorista numero uno". In un discorso alla Casa Bianca ha spiegato quanto accaduto in Siria

In un discorso tenuto alla Casa Bianca, Donald Trump ha confermato che il capo dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi è morto nel corso di un raid Usa in Siria, durato circa due ore. “Il terrorista numero uno al mondo è morto”, sono state le sue parole. Al Baghdadi ucciso: il terrorista si è fatto saltare in aria, uccidendo anche tre bambini.

Al Baghdadi ucciso, la conferma di Trump

A darne conferma è stato il presidente americano, che in un discorso a Washington ha spiegato quanto accaduto in Siria.

“Dal suo corpo mutilato abbiamo avuto conferma della sua identità”. A tal proposito, ha aggiunto: “I test per confermare l’identità di Al Baghdadi sono stati fatti sul posto del raid dai tecnici che erano con i nostri militari”. Trump ha fatto sapere che con Al Baghdadi “c’erano due mogli, entrambe indossavano giubbotti esplosivi, non li hanno fatti esplodere, ma sono comunque morte”. Poi ha ricordato l’operazione eseguita dai suoi uomini: “Sotto la mia direzione abbiamo distrutto il suo Califfato. Continueremo a perseguire i terroristi”. Quindi ha aggiunto: “Le nostre forze hanno portato a termine la missione in grande stile”. “È morto come un cane, è morto come un codardo”, ha poi aggiunto.

Difficili le operazioni eseguite per identificare il capo terrorista. Infatti, Trump ha spiegato: “I nostri soldati hanno dovuto rimuovere le macerie per arrivare al suo corpo, perché con la sua esplosione era crollata la galleria dove si trovava. Siamo rimasti nel compound oltre due ore“. Era una persona perversa, cattiva e violenta e ora non c’è più. È morto da codardo”, ha detto il Presidente. “La parte più difficile della missione è stata arrivare e andare via”, ha rivelato Trump.

E ancora: “Abbiamo informato la Turchia, sono stati eccezionali anche loro. Abbiamo sorvolato parte del loro territorio”. Il presidente Usa ha poi ringraziato i Paesi intervenuti al loro fianco: “Russia, Iraq, Siria, Turchia e curdi. I curdi ci hanno dato informazioni molto utili”. Poi ha precisato: “La Russia ha aperto alcune delle sue basi e le abbiamo utilizzate per questa operazione”.

Tuttavia, ai russi non erano state date le dovute informati circa l’obiettivo della missione. A tal proposito, infatti, Trump ha spiegato: “Se glielo avessimo detto, sarebbero stati contenti, ma non glielo abbiamo detto, abbiamo solo detto che avremmo sorvolato”, ha spiegato il leader della Casa Bianca. In qualche mese abbiamo individuato la posizione di Abu Bakr Al Baghdadi”. E ancora: “Abbiamo controllato, verificato. Si spostava sempre, portandosi dietro del contante. Preparavamo l’operazione da tre giorni e nessuno dei nostri è rimasto ferito, nonostante le sparatorie. Non siamo entrati dalla porta principale, come avrebbe fatto una persona normale”. Dal primo giorno della mia presidenza mi sono chiesto dov’è Al Baghdadi”.

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Nel suo discorso Trumpsi è più volte congratulato con i suoi uomini, ribadendo: “Abbiamo fatto un lavoro eccezionale. Loro non usavano nemmeno i cellulare per non essere rintracciati. Sono tre anni che cerco Al Baghdadi. Qualche mese fa ho cominciato a ricevere delle informazioni utili, anche dall’intelligence”.

Sulla morte del terrorista ha rivelato: “È stato come guardare un film, tale era la qualità”. E ancora: “Nessun soldato Usa ha perso la vita, mentre un ampio numero di miliziani e compagni di Al-Baghdadi è stato ucciso. Voleva rifondare lo Stato islamico, la sua uccisione è stata importante. Bin laden è stato un obiettivo importante, ma Al Baghdadi è stato un obiettivo ancora più importante”.