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Brexit, Johnson sconfitto in Parlamento: "No a elezioni anticipate"

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Johnson potrebbe però presentare una legge sulle elezioni che richiede l'approvazione a maggioranza semplice e non assoluta.

No dalla Camera dei Comuni alla mozione del governo che chiedeva un voto sulla possibilità di elezioni anticipate al 12 dicembre: sì invece dall’Europa alla proroga per un accordo sulla Brexit per il quale si avrà tempo fino al 31 gennaio 2020.

Brexit, no a elezioni anticipate

Erano necessari i due terzi della maggioranza, ma a causa della contrarietà del partito laburista la proposta non è passata. I voti favorevoli sono infatti stati 299, a fronte dei 434 che sarebbero serviti per approvare il provvedimento.

I Conservatori hanno però un’altra opportunità. Due partiti di opposizione hanno presentato una mozione per andare al voto il 9 dicembre, modificando a maggioranza semplice la legge elettorale. Il Premier Johnson ha pertanto annunciato che entro martedì 29 ottobre sottoporrà al Parlamento un progetto di legge per poter indire elezioni, che necessiterebbe della maggioranza semplice e non assoluta.

Intanto l’Unione Europea ha concesso al Regno Unito un rinvio per l’accordo sulla Brexit, che non è riuscito ad essere approvato entro il 19 ottobre 2019 come previsto. La data massima stabilita è ora quella del 31 gennaio 2020. Se però la ratifica avverrà prima di tale momento, la Brexit si potrà verificare anche prima. Londra potrebbe quindi uscire dall’Ue il 1 dicembre, il 1 gennaio o il 1 febbraio a seconda del mese in cui avverrà l’approvazione dell’accordo.

Un portavoce del Premier ha fatto sapere che quest’ultimo non commenterà la decisione fino a quando non troverà ufficializzazione. Ma continua a sostenere che il Parlamento inglese non avrebbe dovuto impedire al Regno Unito di uscire il 31 ottobre.