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L'ultimo panino McDonald d'Islanda compie 10 anni, ed è ancora intatto

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Dopo un decennio dalla chiusura del noto fast food americano in Islanda, l'ultimo panino cucinato è diventato una popolare attrazione turistica.

Lo scorso primo novembre si è celebrato in Islanda un anniversario decisamente insolito; un inno al consumismo nella terra dalle bellezze naturali millenarie: l’ultimo panino di McDonald venduto nell’isola ha compiuto dieci anni. Era infatti il novembre del 2009 quando la nota catena di fast food decise – contrariamente al trend mondiale – di chiudere i tre punti vendita presenti nel paese a causa dello scarso successo. Un avvenimento raro, commemorato all’epoca da un affezionato cliente con un hamburger speciale che è rimasto pressoché indenne alla decomposizione.

L’ultimo panino McDonald d’Islanda

Dieci anni fa, un cittadino islandese di nome Hjortur Smarason decise trasformare un normale menu cheeseburger e e patatine in una sorta di involontario monumento al capitalismo statunitense. Il panino venne infatti inizialmente esposto in una teca di vetro presso il Bus Hostel della capitale Reykjavik, per poi essere spostato all’ostello Snotra House di Hella, nel sud dell’isola.

Da allora, il cheeseburger e la confezione di patatine sono diventate una popolare attrazione turistica che fa bella mostra di se agli avventori che si recano nel paese nordico. Lo stesso cartello apposto di fianco al panino invita le persone a scattarsi un selfie in sua compagnia, al pari di un ghiacciaio secolare o di un indomito geyser.

La resistenza del cheeseburger

Uno dei motivi per cui Smarason volle conservare il panino ad imperitura memoria era anche per verificare una delle più note dicerie che circolavano sugli alimenti di McDonald: cioè che fossero incredibilmente resistenti alla decomposizione. Dopo un decennio si può dire che il suo “esperimento” ha confermato quelle voci: sia il panino che le patatine non mostrano infatti alcun segno di decadimento organico e se non fossero soltanto un po’ sbiaditi a causa dell’esposizione alla luce sembrerebbero appena usciti dalla cucina del fast food e pronti per essere assaggiati.