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Lula è tornato libero: accettata la richiesta della difesa

Lula libero

La Corte suprema ha ritenuto di eliminare il carcere fino a quando non sia sttaa pronunciata la sentenza definitiva.

Dopo la richiesta di scarcerazione da parte della difesa, l’ex Presidente brasiliano Lula da Silva torna libero. Da aprile 2018 stava scontando dietro le sbarre una condanna di 8 anni e 10 mesi per corruzione.

Lula da Silva è libero

La Corte suprema ha deciso di togliere la norma che imponeva il carcere ai condannati qualora questi avessero perso il primo ricorso in appello. I giudici hanno stabilito che le manette possono scattare solo una volta espressi tutti i gradi di giudizio, motivo per cui Lula rimarrà fuori dalla cella fino a che non ci sarà stata una condanna definitiva.

Una decisione ben diversa da quella presa quando aveva chiesto di potersi candidare alle elezioni presidenziali, poi vinte da Bolsonaro. La Corte suprema aveva affermato che la presunzione di innocenza non avrebbe potuto portare all’impunità, impedendogli quindi di uscire dal carcere per la campagna elettorale e per ricoprire l’eventuale ruolo di Presidente. Lula ha sempre creduto all’esistenza di un complotto dietro la sua incarcerazione, che il sito di notizie “The Intercept” ha cercato di dimostrare.

La prima cosa che l’ex presidente ha dichiarato di voler fare da libero è risposarsi. Così infatti aveva detto lo scorso maggio 2018 ad un suo ministro che era andato a trovarlo in carcere. La futura sposa, stando ai media locali, sarebbe la sociologa 40enne Rosangela da Silva.

Le accuse di corruzione a Lula

L’inchiesta ruota intorno alla proprietà di un attico di 216 metri quadri in una delle più belle località balneari del litorale paulista. Secondo l’accusa l’immobile sarebbe stato donato dall’Oas al leader del Partito dei Lavoratori in cambio di favori alla compagnia petrolifera Petrobras. Tutto ciò sarebbe stato confessato dall’ex presidente della Oas, Leo Pinhero, raccolta in carcere in cambio di uno sconto di pena.