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Studente si dà fuoco a Lione: "Macron e l'Ue mi hanno ucciso"

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Con un lungo post su Facebook il giovane avrebbe accusato le istituzioni francesi ed europee di averlo ucciso.

Dramma pochi giorni fa a Lione: un giovane di 22 anni si sarebbe dato fuoco davanti all’edifico del centro regionale di opere accademiche rimediando ustioni sul 90% del suo corpo. Dopo l’allarme, scattato immediatamente, il giovane è stato medicato sul posto e trasportato al centro grandi ustionati dell’ospedale Edouard-Herriot: le sue condizioni sono gravi. Su Facebook avrebbe accusato il presidente Macron e i suoi predecessori di averlo “ucciso”.

Studente si dà fuoco: è grave

Portato d’urgenza in ospedale dopo essere stato rianimato sul posto, il giovane verserebbe in gravi condizioni e secondo quanto riferito dai medici sarebbe in pericolo di vita. Sulla vicenda è stata avviata un’indagine che dovrà chiarire esattamente i motivi alla base del folle gesto. A dare l’allarme alle autorità sarebbe stata la fidanzata della vittima, preoccupata da un sms ricevuto proprio dal fidanzato.

Il post d’accusa su Facebook

Secondo quanto emerso dalle indagini, poche ore prima di morire il giovane avrebbe scritto un lungo post su Facebook in cui raccontava le sue difficoltà finanziarie incolpando espressamente Macron e i suoi predecessori di averlo “ucciso”. Il giovane, studente universitario a Lione, ha confessato di non avere la forza di affrontare le difficoltà vivendo con poche centinaia di euro al mese. “Accuso Macron, Hollande, Sarkozy e l’Ue di avermi ucciso, creando incertezze sul futuro di tutti, e accuso anche Le Pen e i media di generare paura“.

Indagini in corso

Il post lasciato dal giovane come una sorta di messaggio d’addio parla di evidenti difficoltà economiche di cui nessuno, tuttavia, sembrava essere al corrente: “Non eravamo a conoscenza di alcuna difficoltà personale riguardo a questo studente, che è molto coinvolto negli organi dell’istituzione” ha detto il presidente dell’Università. “Non abbiamo parole per gridare il nostro dolore e la nostra tristezza” ha detto invece il sindacato studentesco di cui la vittima sarebbe segretario federale e attivista.