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L’ex presidente della Bolivia Evo Morales è arrivato in Messico

Evo Morales presidente Bolivia

L'ex presidente della Bolivia, Evo Morales, è arrivato in Messico dopo aver chiesto asilo politico

Dopo essersi dimesso dalla carica di presidente della Bolivia, nel tentativo di placare le proteste che da settimane stanno infiammando il paese sudamericano, Evo Morales è arrivato a Città del Messico dove ha chiesto asilo politico, in quanto la sua vita è in pericolo.

Evo Morales in Messico

“Sorelle e fratelli, parto per il Messico. Mi ferisce lasciare il Paese per ragioni politiche, ma sarò sempre vigile. Presto tornerò con più forza ed energia”, aveva dichiarato Evo Morales. A bordo di un aereo dell’aeronautica militare messicana, quindi, l’ormai ex presidente della Bolivia è arrivato in Messico. L’aereo è stato costretto a fare rifornimento in Paraguay dopo il divieto da parte del Perù di passare per il proprio spazio aereo, allungando di conseguenza l’itinerario, in quanto la stessa Bolivia gli aveva vietato di passare nuovamente per il proprio spazio aereo.

Costretto a dimettersi, dopo che le forze di sicurezza boliviane hanno manifestato il proprio dissenso nei suoi confronti, ricordiamo che il suo governo era ormai da qualche settimana oggetto di critiche per via di alcuni presunti brogli elettorali. In particolare, secondo i partiti di opposizione, i dati preliminari delle elezioni sarebbero stati manipolati per fare in modo che l’ormai ex presidente della Bolivia non dovesse andare al ballottaggio con Carlos Mesa.

Il Messico ha concesso asilo e l’ex presidente boliviano Evo Morales è partito da La Paz diretto a Città del Messico. Se ne è andato parlando di “colpo di Stato” sostenuto dai militari, mentre nel Paese si assiste ad un clima di incertezza. Nel frattempo l’esercito ha dichiarato che interverrà insieme alla polizia “per evitare spargimenti di sangue e lutti”. Mentre i militari saranno nelle strade usando “la forza appropriata contro le azioni dei gruppi vandalici che diffondono terrore nella popolazione”, assicurando che “le forze armate non spareranno mai contro la popolazione”.