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Jeanine Áñez presidente della Bolivia, Morales: "Colpo di stato"

Jeanine Áñez presidente Bolivia

Jeanine Áñez, membro del partito di opposizione Unione Democratica, ha assunto la carica di presidente della Bolivia.

Dopo le dimissioni e la fuga di Evo Morales la Bolivia ha un nuovo presidente incarnato nella figura di Jeanine Áñez, ex vicepresidente del Senato. Il suo compito sarà quello di guidare il paese verso nuove elezioni.

Jeanine Áñez presidente della Bolivia

In qualità del ruolo da lei svolto, la donna era stata individuata come la persona che sarebbe dovuta diventare presidente ad interim. Da vicepresidente del Senato era infatti diventata presidente dello stesso dopo le dimissioni di Adriana Salvatierra, appartenente al partito di Morales. Come secondo la Costituzione, ha quindi dichiarato di assumere la presidenza dello stato impegnandosi ad adottare le misure necessarie a pacificare il paese. Questo nonostante in Parlamento sia venuto a mancare il quorum necessario per la sua nomina, cosa dovuta al boicottaggio dei deputati di Morales che hanno attualmente la maggioranza. Il Tribunale costituzionale ha comunque confermato la legittimità della sua presidenza.

La Áñez è dunque la seconda donna a diventare presidente della Bolivia, dopo Lidia Gueiler che governò la nazione per 244 giorni tra 1979 e 1980. Originaria di Trinidad e membro del partito di opposizione Unione Democratica, fece parte dell’Assemblea costituente incaricata di scrivere la nuova Costituzione. Negli ultimi anni non ha mai celato la sua contrarietà alle decisioni dell’ex presidente, soprattutto quella di voler ottenere un quarto mandato presidenziale nonostante la legge ne prevedesse un massimo di due.


I sostenitori di Morales intanto definiscono la sua azione un colpo di stato e nelle strade non si placano gli scontri tra manifestanti. Dopo la crisi istituzionale sarebbero almeno 7 i morti nelle proteste. Lo stesso quattro volte presidente ha definito la Áñez “una senatrice di destra golpista, circondata da un gruppo di complici e protetta da Forze armate e polizia che reprimono il popolo“. Ha poi sottolineato che la sua nomina infrangerebbe alcuni articoli della Costituzione.