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Terremoto in Albania, la testimonianza di Simona Gori

Simona Gori

Simona Gori, manager italiana che vive in Albania, ha raccontato la sua corsa nel cuore della notte dopo aver avvertito le scosse di terremoto

Simona Gori, manager italiana, direttore di Consulcesi e responsabile della sede albanese del gruppo, vive a Tirana, in Albania. Svegliata dal terribile terremoto che ha colpito il Paese, nel corso di una recente intervista ha raccontato la sua corsa nel cuore della notte con la preoccupazione di mettere al sicuro la propria famiglia.

Terremoto in Albania, le parole di Simona Gori

Una vera e propria corsa nel cuore della notte lungo le scale per uscire fuori di casa, quella fatta da Simona Gori e la sua famiglia dopo aver avvertito le scosse di terremoto. La preoccupazione principale, ovviamente, è stata subito quella dimettere al sicuro la propria famiglia ed in particolare il figlio di otto anni. Immediato il pensiero anche per i suoi dipendenti della Consulcesi di Tirana, circa 400, alcuni dei quali hanno la casa fuori città che ha subito danni o hanno dovuto fare i conti con dei piccoli incidenti nel tentativo di lasciare le abitazioni.

“Per le strade c’è ancora molta confusione, ci sono diverse persone in molti punti delle strade che hanno dormito in macchina nella notte e che probabilmente lo faranno anche stasera, perché ci si aspettano altre scosse“, ha dichiarato la manager italiana, Per poi aggiungere: “Qualche mese fa c’è stato un altro terremoto. Abbiamo visto persone preoccupate. Credo sia importante muoversi per cercare volontari per un supporto psicologico concreto. Ci sarà sicuramente bisogno anche di medicine, generi di primo soccorso e di ospitare persone che hanno perso la casa”.

Grazie al proprio “modo di agire nelle situazioni difficili come Consulcesi”, infatti, ha spiegato Simona Gori, hanno cercato fin da subito di “focalizzare l’attenzione su come poter essere di aiuto“. Allo stesso tempo, il pensiero va inevitabilmente allo spavento provocato dalle scosse di terremoto, tanto che all’Ansa ha confidato: “Non credo che stanotte si dormirà. Abbiamo preparato una borsa in caso ce ne fosse bisogno”.