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Terremoto Albania, il console: "Noi senza esperienza"

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"I vostri vigili del fuoco avrebbero salvato più vite" ha detto il console ringraziando l'Italia per l'aiuto dopo il terremoto.

L’Albania è ancora in ginocchio a seguito del terribile terremoto che ha distrutto il Paese e decine di vite. I soccorritori sono ancora al lavoro alla ricerca di sopravvissuti. Dalla voce del presidente Ilir Meta e del console generale Adrian Haskaj sono però arrivate parole di ringraziamento per l’Italia e per il contributo dei Vigili del Fuoco: “Noi non abbiamo esperienza né mezzi. I vostri pompieri avrebbero salvato più vite“.

Terremoto Albania: le parole del console

Dolore, distruzione e un bilancio in costante aggiornamento: è questa la situazione da cui l’Albania sta cercando di uscire da giorni. In questo clima terribile, però, è giunto un messaggio di speranza da parte delle autorità che hanno voluto ringraziare l’Italia e i suoi vigili del Fuoco che sono subito partiti per portare il loro supporto nelle zone duramente colpite. Lo stesso presidente albanese Meta ha ringraziato pubblicamente “il popolo italiano e le sue istituzioni per il grande contributo in questa tragedia“. Il console generale ha parlato alla stampa in lacrime: “Non ho parole. Oggi mi sono commosso per questa fratellanza. Tutta l’Italia è in piedi, come un fratello. Ci foste stati voi lì a Durazzo avreste sicuramente salvato tante vite. Noi, purtroppo, non abbiamo esperienza né mezzi: l’aiuto dell’Italia è vitale“.

Il bilancio delle vittime

Il ringraziamento – ha detto il presidente albanese – è doveroso non solo per le squadre altamente professionali che sono al lavoro in questo momento, ma per tutto quello che l’Italia sta facendo per affrontare questa tragedia“. Intanto continua a salire il bilancio delle vittime: i morti accertati sono almeno 40, di cui 16 solo a Durazzo. Tuttavia, nonostante siano passati ormai due giorni, non si può ancora parlare di bilancio definitivo: la sequenza di scosse ha provocato il crollo di tantissimi edifici e i soccorritori sono ancora alla ricerca di sopravvissuti sotto le macerie.