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Morte di Lucia Perez: indagati i giudici che assolsero gli assassini

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Il Tribunale di Buenos Aires ha aperto un'indagine sui giudici che nel 2018 assolsero i tre uomini accusati della morte della 16enne Lucia Perez.

Si aggiunge un altro capitolo alla triste vicenda della morte di Lucia Perez, la 16enne brutalmente uccisa l’8 ottobre del 2016 dopo essere stata stuprata e drogata da due uomini a Mar della Plata, in Argentina. È di queste ore infatti la decisione del Tribunale penale di Buenos Aires di aprire un fascicolo d’indagine nei confronti dei tre giudici che condannarono gli aggressori di Lucia per il solo reato di spaccio di droga, assolvendoli dalle accuse di violenza sessuale e di omicidio.

Morte di Lucia Perez: indagati i giudici

I tre giudici del Tribunale di Mar della Plata al momento sotto inchiesta sono Pablo Viñas, Facundo Gómez Urso e Aldo Carnevale, sui quali una giuria di Buenos Aires sta indagando al fine di capire se i magistrati possano essere accusati di cattivo svolgimento delle loro funzioni. I giudici condannarono il 23enne Matìas Farìas e il 41enne Juan Pablo Offidani a una pena di otto anni di carcere per spaccio di droga a minori con l’aggravante di aver compiuto il reato nelle vicinanze di una scuola, assolvendoli però in toto per le violenze e la morte di Lucia Perez. L’altro imputato, il 61enne Alejandro Maciel, venne invece assolto anche per lo spaccio di droga.

Una sentenza che fece immediatamente scandalo in tutta l’Argentina e che contribuì a scagliare accuse di misoginia nei confronti dei giudici per come avevano gestito l’intero processo. Durante il dibattimento infatti, il pubblico ministero Maria Isabel Sanchez fu incredibilmente indagata a sua volta con l’accusa di aver divulgato particolari scioccanti dell’autopsia corpo martoriato della 16enne, ferocemente seviziata dai suoi aguzzini prima di essere uccisa. La pm Sanchez fu peraltro colei che formulò le accuse contro gli aggressori.

La dinamica dell’omicidio

La morte di Lucia Perez risale all’8 ottobre del 2016, quando la ragazza venne attirata con l’inganno in un appartamento poco distante dalla scuola che frequentava. Una volta li, la giovane venne drogata con marijuana e cocaina e costretta a subire per svariate ore ripetute violenze, talmente efferate che la portarono alla morte. Il corpo di Lucia fu poi rivestito e abbandonato dai suoi aggressori nei pressi dell’ospedale di Mar della Plata.

Durante il processo i giudici stabilirono tuttavia che non vi fosse stata alcuna violenza sulla giovane, e che pertanto fosse impossibile chiarire quale fosse stata la reale causa di morte. Parole che portarono alla completa assoluzione dei tre imputati per il reato di stupro e omicidio ma che generarono sconcerto nell’opinione pubblica. Maria Montero, madre di Lucia Perez ebbe a dire all’epoca della sentenza: “Il femminicidio di Lucia è così chiaro e orrendo che è aberrante che questi giudici abbiano assolto gli imputati”. La donna ha in seguito presentato ricorso alla decisione dei giudici presso la Corte di Cassazione di Buenos Aires.