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In fiamme il KOKO, teatro simbolo di Londra

koko teatro

A fuoco il KOKO, il teatro simbolo di Londra. A spegnere l'incendio necessari oltre 60 Vigili del fuoco: le cause restano sconosciute.

A fuoco il KOKO, teatro storico di Camden Town, nord di Londra. Un incendio ha quasi distrutto il simbolo che dal 1900, anno della sua inaugurazione, ha sancito e inaugurato nuove mode e generi musicali. Le cause restano sconosciute.

Il KOKO in fiamme

Sono stati necessari circa 60 Vigili del fuoco per domare il rogo che ha quasi distrutto il KOKO, teatro storico nel cuore di Camden Town, nord di Londra. Un incendio divampato nella notte del 6 gennaio le cui cause restano ancora sconosciute: all’interno dell’ultimo erano in corso lavori di restauro, e il movente potrebbe essere proprio in questo. Inaugurato nel 1900 come Camden Theatre, il teatro ha cambiato nome tante volte negli anni, insieme allo stile e alla cultura. Un luogo magico le cui immagini sono circolate velocemente sui social, ripreso mentre andava a fuoco. L’allarme è stato lanciato dall’intero quartiere, che ha inondato le centraline dei Vigili del fuoco con decine di telefonate e tweet: “Stupefacente guardare Camden Palace / Koko in fiamme questa sera, un edificio che contiene così tanti ricordi e significa così tanto per noi a Camden”, si legge su Twitter Georgia Gould, consigliere del Kentish Town Ward, anche lei inerme di fronte alle fiamme del locale.

La storia del KOKO

Inaugurato nel giorno di Santo Stefano 1900, il KOKO è stato disegnato dall’architetto W.G.R. Sprague e aperto dall’attrice Ellen Terry, la più famosa in Inghilterra al tempo. Divenuto nove anni dopo Camden Hippodrome Theatre, fu una sala cinematografica per tre anni – Camden Hippodrome Picture Theatre -, prima di essere chiuso durante la Seconda guerra mondiale, dove fu risparmiato da bombe e attacchi. Fu riaperto nel 1945 dalla Bbc che lo utilizzò come Radio e studio di registrazione, e dove i Rolling Stones suonarono nel 1964. Prima di essere nuovamente chiuso per qualche anno, fu registrato Monty Python’s Flying Circus. Nel 1977 riprese vita grazie al punk e da lì, fino al 2004 – data dell’ennesima chiusura -, fu casa del wave, rock ’n roll, acid house e rave party tra artisti leggendari e meno: Iron Maiden, Boomtown Rats, Clash, The Jam, AC/DC e Prince.

A riprenderlo in mano ci ha pensato Oliver Bengough, che con la sua compagnia Mint Entertainment e svariati milioni di sterline, ha operato un restauro di sei mesi rivoluzionando completamente il teatro, che prese il nome di KOKO. Stessa facciata storica, ma innovativo, all’avanguardia e riconosciuto per la gestione dei rifiuti, con un tasso di riciclaggio del 95 percento. A passare di lì poi Madonna, Elton John, i Coldplay, Red Hot Chili Peppers, Christina Aguilera, Tori Kelly, Katy B, Emma Marrone, Oasis, Bruno Mars, Thom Yorke, Amy Winehouse, La Roux, Skrillex, Lady Gaga, The Killers, Kanye West, Katy Perry, Noel Gallagher, e tanti altri. E il teatro, nonostante le fiamme, è ancora lì.