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Brexit, Regno Unito rinuncia all’Erasmus: è polemica

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Il Regno Unito dice ufficialmente addio al programma di scambio studentesco Erasmus. Forti le reazioni dei detrattori della Brexit.

La Brexit entra nel vivo e colpisce anche l’Erasmus, il programma di mobilità studentesca dell’Unione europea attivo dal 1987. Il parlamento britannico ha bocciato l’emendamento con il quale si chiedeva di permettere la partecipazione del Regno Unito al programma Erasmus rispettando le stesse condizioni degli ultimi anni.

Brexit, bocciata permanenza nell’Erasmus

Il disegno di legge “New Clause 10” è stato bocciato da 348 deputati conservatori che hanno ribadito come la prosecuzione nell’Erasmus non rientri tra gli obiettivi del governo. La proposta avrebbe imposto al governo di negoziare la permanenza del Regno Unito all’interno del programma di scambio europeo anche dopo il 2020. La notizia ha causato l’immediata reazione di molti politici britannici. “Una decisione miserabile, un furto alle giovani e future generazioni”. Questa la reazione del famoso storico britannico Simon Schama, condivisa sulla propria pagina Twitter.

Dure parole anche da parte dell’accademico Paul Bernal che dedica un post su Twitter alla decisione del parlamento del Regno Unito. “Tutti quelli che sanno minimamente cosa sia l’Erasmus, sanno che quella del governo è una decisione diabolica, miope e controproducente. Tipico della Brexit”.


Tra gli altri cambiamenti, votati nell’ambito della Brexit, anche la rinuncia del governo ad accogliere bambini e minori rifugiati non accompagnati. Accoglienza ed Erasmus sono i due temi che più stanno creando polemiche circa le modalità di attuazione della Brexit, che dovrebbe entrare in vigore ufficialmente il prossimo 31 gennaio 2020.