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Morto a 3 anni per tumore al cervello: per i medici era solo febbre

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Per i medici era solo febbre alta, ma un bimbo inglese di tre anni è morto a distanza di undici mesi per un tumore al cervello.

Un bimbo inglese di tre anni è morto a causa di un tumore al cervello il 30 dicembre 2019. Nonostante in un mese avesse avuto cinque attacchi epilettici, i medici gli avevano diagnosticato solo febbre alta senza accorgersi della grave malattia che lo affliggeva.

Bimbo morto per un tumore al cervello

Il protagonista di questa triste storia è Romeo Teixera residente a Leamington (Regno Unito). I genitori hanno raccontato che a gennaio 2019 aveva subito cinque convulsioni in sole due ore. “Un giorno sono tornato a casa dal lavoro e mio figlio ha provato a fare un passo. È subito caduto, così abbiamo pensato che qualcosa non andasse“, ha spiegato il padre.

Immediato quindi il trasporto in ospedale, dove però per i medici si era trattato solo di febbre alta e Romeo venne subito dimesso. Soltanto dopo cinque mesi venne a galla la verità e gli fu diagnosticato il cancro al cervello. Un tumore di 12 centimetri che diede inizio per il bambino e i suoi genitori un calvario durato sei mesi fatto di continui ricoveri in ospedale. Il piccolo si sottopose anche alla chemioterapia, ma purtroppo non fu abbastanza per salvargli la vita e i medici hanno dovuto constatarne il decesso.


Straziati i genitori del piccolo, che ritengono che la causa principale della sua morte sia stata l’errata diagnosi da parte del personale. Commuovente il post pubblicato su Facebook dal padre: “Ci hai resi orgogliosi. Riposa in pace, ti amiamo tutti e ci rivedremo ancora!“. Ora la sua famiglia realizzerà uno dei suoi desideri, chiamando dei motociclisti a presenziare alla sua cerimonia funebre che si terrà il 23 gennaio 2020.

RETTIFICA DEL 15 GENNAIO 2020

Tramite le agenzia di stampa internazionale, l’ospedale in cui è deceduto il piccolo Romeo Teixera ha chiesto alle testate che hanno ripreso la drammatica notizia di voler specificare che soltanto le perizie mediche potranno accertare se vi è un’effettiva responsabilità medica dovuta a una sbagliata diagnosi. “Chiunque – hanno specificato – nei proprio articoli ravviserà una correlazione diretta fra la morte del bimbo di tre anni e l’operato dei sanitari stara quindi facendo esclusivamente sensazionalismo”.