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Valanga tra Pakistan e India: almeno 57 morti nel Kashmir

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Tragedia nel Kashmir, al confine tra India e Pakistan: sono almeno 57 le vittime di una valanga. Secondo le autorità, ci sarebbero dispersi.

Almeno 57 persone hanno perso la vita a causa di una valanga nel Kashmir, al confine tra India e Pakistan. Secondo le autorità pakistane, diverse altre risultano attualmente disperse.

Valanga tra Pakistan e India

Due funzionari del Pakistan hanno riferito che molti abitanti di alcuni villaggi sono ancora bloccati nell’area della valle del Neelum a causa delle valanghe, a seguito anche di forti piogge che hanno innescato frane. Il danno ha colpito maggiormente la provincia sud-occidentale del Baluchistan. Imran Zarkon, che si occupa della gestione delle catastrofi provinciali, ha infatti dichiarato che qui sarebbero morte 14 persone quando i tetti sono crollati a causa delle forti nevicate.

I morti in India sarebbero invece almeno dieci dopo la valanga che ha colpito la parte settentrionale del Kasmir. Questa si trova sotto il controllo dell’amministrazione indiana. Un ufficiale della Polizia ha informato che cinque di loro sarebbero soldati. Sono molti quelli stanziati, dato che la zona al confine con il Pakistan è una delle frontiere più tese del mondo dal punto di vista militare, come dimostrano gli anni passati dagli eserciti vicini a contendersi il territorio. Nel 1947 il Kashmir è stato infatti suddiviso tra la parte indiana e quella pakistana. Le tensioni ai confini sono andate avanti per decenni causando migliaia di morti.


Il precedente del 2012

La valanga, verificatasi nella seconda settimana di gennaio 2020, ha fatto tornare in mente quella avvenuta nel 2012. In quell’occasione il fenomeno aveva travolto un quartier generale del battaglione dell’esercito del Pakistan vicino al confine indiano. Tantissimi erano stati i soldati morti, 124, oltre agli 11 civili.

Un caso più recente è invece quello di giugno 2019. A vivere la calamità erano stati anche quattro alpinisti italiani, fortunatamente tratti in salvo.