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Harry e Meghan, il principe: "Amo il Regno, ma non c'era altra scelta"

Harry e Meghan

Harry e Meghan non saranno più "altezze reali" e restituiranno i soldi usati per ristrutturare casa. Ma il principe spiega: "Non avevamo altra scelta"

È ufficiale l’addio di Harry e Meghan alla famiglia reale inglese. I due non potranno essere chiamati “altezze reali” e non riceveranno più fondi pubblici. Al contrario, gli sposini dovranno rimborsare 2,4 milioni di sterline (denaro dei contribuenti, pari a quasi 3 milioni di euro) impiegati per la ristrutturazione della Frogmore House, la casa nel Berkshire. Quest’ultima resterà la loro residenza nel Regno Unito. Si è concluso così il negoziato sul futuro della coppia. In un comunicato diffuso da Buckingham Palace si fa sapere: “Il nuovo status sarà vigente dalla primavera del 2020”. La coppia quindi non rappresenterà più formalmente la regina.

Ora il principe Harry, ancora duca di Sussex, condivide con i cittadini britannici i sentimenti che nutre verso la sua nazione e spiega al mondo intero il motivo della decisione intrapresa.

Harry e Meghan, il loro addio

Il gossip internazionale, alimentato dai tabloid e dalle riviste scandalistiche inglesi, aveva parlato di un “diffuso malumore tra i membri della famiglia reale”. La più adirata sembrava proprio la regina Elisabetta. Eppure al nipote e alla sua famiglia ha indirizzato i suoi migliori auguri. “Harry, Meghan e Archie saranno sempre amatissimi componenti della mia famiglia”, ha dichiarato all’indomani della decisione da loro portata avanti. E ancora: “Riconosco le sfide che hanno affrontato come risultato di un continuo esame negli ultimi due anni e sostengo il loro desiderio di una vita più indipendente. Voglio ringraziarli per tutto il lavoro svolto con dedizione in questo Paese, nel Commonwelth e oltre”.

Non sono mancati neppure i complimenti (sicuramente inaspettati) rivolti all’ex attrice americana: “Sono particolarmente orgogliosa per il modo in cui Meghan è diventata così rapidamente una di famiglia”. Poi ha concluso con un augurio speciale: “Tutta la mia famiglia si augura che l’accordo di oggi possa consentire loro di cominciare a costruire una nuova vita felice e pacifica”.

A breve distanza dalle dichiarazioni della nonna, Harry ha motivato il suo gesto e non ha nascosto la sua nostalgia verso la terra in cui è cresciuto. Lo ha fatto durante un evento di beneficenza per l’associazione Sentebale, fondata dallo stesso Harry e dal principe Seeiso del Lesotho nel 2006 in onore di Diana allo scopo di perpetuare il suo aiuto ai malati di Aids e Hiv. Lo riferisce Skynews.

Il discorso di Harry

Il Regno Unito è la mia casa e un luogo che amo. Questo non cambierà mai”. Comincia così il discorso del duca di Sussex, che rende omaggio al Paese in cui è nato e cresciuto. Tuttavia, ha spiegato: “Io e Meghan non avevamo altra scelta”. Dopo giorni di pettegolezzi e indiscrezioni il principe Harry rompe il silenzio e ha raccontato la sua verità.

Dopo che Buckingham Palace ha dettato le condizioni del loro nuovo status, Harry ha voluto dire la sua. Rivolgendosi ai cittadini britannici ha detto: “Posso solo immaginare quello che potreste aver sentito o forse letto nelle ultime settimane. Per questo voglio che ascoltiate da me la verità, per quanto posso condividere. Non come un principe, un duca, ma come Harry, la stessa persona che molti di voi hanno visto crescere negli ultimi 35 anni, ma con una prospettiva più chiara”. Ai sostenitori dell’ente benefico ha detto: “Sono cresciuto sentendo il sostegno di molti di voi e vi ho guardato mentre accoglievate Meghan a braccia aperte vedendomi trovare l’amore e la felicità che avevo sperato per tutta la vita. So anche che mi conoscete abbastanza bene da confidare nel fatto che la donna che ho scelto come moglie abbia i miei stessi valori. È così ed è la stessa donna di cui mi sono innamorato”.

Quindi ha aggiunto: “Entrambi facciamo tutto il possibile per onorare la bandiera e svolgere i nostri ruoli per questo Paese con orgoglio. Dopo sposati, Meghan e io eravamo eccitati, fiduciosi ed eravamo qui per servire. Per tutte queste ragioni mi dà molta tristezza che siamo arrivati a questo punto. La decisione che ho preso per me e mia moglie di fare un passo indietro non è una decisione presa alla leggera. Ci sono stati molti mesi di discussioni, molti anni di battaglie. So che non avevo sempre ragione, ma al punto in cui eravamo non c’era davvero altra opzione“.