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Coronavirus: il piano di evacuazione degli italiani da Wuhan

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L'unità di crisi della Farnesina sta lavorando ad un piano di evacuazione dei cittadini italiani a Wuhan, ritenuta però troppo rischiosa.

Anche la farnesina sta lavorando ad un piano per evacuare i cittadini italiani da Wuhan, la città da dove ha avuto origine il terribile coronavirus, che sta infettando migliaia di persone in Cina e nel resto del mondo. Sono molti gli stati che stanno lavorando ad un piano per far rientrare i propri cittadini nei rispettivi paesi dopo che la città cinese è stata messa in quarantena, e nessuno può entrare o uscire. Martedì 28 gennaio è previsto un volo per riportare i cittadini americani negli Stati Uniti, ed altri Paesi hanno deciso di intraprendere azioni simili. I cittadini italiani a Wuhan sarebbero circa una cinquantina, tra iscritti e non all’Aire. La rete diplomatica italiana ha contattato i cittadini italiani, proponendo loro una soluzione per il rimpatrio. Attualmente sembra però che sia stata rifiutata dalla maggior parte dagli italiani perché ritenuta troppo macchinosa e rischiosa.

Piano di evacuazione degli italiani da Wuhan

Il piano proposto dall’unità di crisi della Farnesina che sta collaborando con quello ufficiale, prevede di trasportare i cittadini italiani nella città di Changsha, capitale della provincia dello Hunan, probabilmente con un autobus. Il viaggio durerebbe circa 4 ore, dopodiché sarebbe prevista una quarantena di due settimane, il tempo massimo di incubazione del virus, all’interno di un ospedale, per i cittadini italiani. Secondo i connazionali questa procedura è troppo rischiosa, e preferiscono rimanere al sicuro nelle proprie abitazioni a Wuhan, dal momento che pure Changsha o l’intera Cina potrebbero essere messe in quarantena, e quindi si troverebbero in una città che non conoscono. Nel frattempo la situazione a Wuhan sta migliorando, e non sembra essere fuori controllo, nonostante gli ospedali presi d’assalto i supermercati sono aperti nuovamente e riforniti di generi alimentari.