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Coronavirus, l'Oms: "Possiamo fermare la diffusione del nuovo virus"

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Sono 24 i Paesi totali che hanno segnalato la presenza di contagi da coronavirus: per l'Oms ciò significa che possiamo ancora fermarlo.

Il coronavirus aumenta ancora il numero di morti: il bilancio all’alba del 5 febbraio è salito a 492 vittime e oltre 24 mila contagi mondiali. Sono attualmente 24 i Paesi totali che hanno segnalato la presenza di contagi da coronavirus: per l’Oms ciò significa che possiamo ancora fermarlo. “Il 99% dei casi è in Cina – ha spiegato il capo dell’Oms, Ghebreyesus -, nel resto del mondo ne abbiamo solo 176”. “Ciò non significa che non peggiorerà, ma abbiamo una finestra di opportunità”.

Coronavirus, l’Oms: “Possiamo fermarlo”

Secondo l’Oms il coronavirus non è ancora pandemia: ciò significa che siamo ancora in tempo per fermarlo. Sono 24 i Paesi che hanno segnalato la presenza di persone infette entro i propri confini nazionali. Tuttavia, l’allarme è mondiale: mentre i governi di Londra, Berlino e Parigi hanno invitato i connazionali a lasciare la Cina, infatti, in Italia Italia sono scattata controlli serrati agli aeroporti. Da Roma a Milano i passeggeri di qualsiasi volo proveniente dall’estero verranno scannerizzati da appositi tablet per verificare la loro temperatura corporea. Saranno oltre 400, da quanto si apprende, i medici impegnati nei controlli, mentre la Protezione Civile si occuperà della “formazione e impiego dei team per rispondere in modo efficace al rischio sanitario”.

Il direttore dell’Oms ha comunque sottolineato che nelle ultime 24 ore “nessun Paese ha segnalato nuovi casi” di coronavirus. “Dei 176 casi segnalati finora al di fuori della Cina, l’Oms ha ricevuto moduli completi di segnalazione dei casi solo per il 38% dei casi – ha denunciato però il direttore dell’Organizzazione -. Alcuni Paesi ad alto reddito sono molto indietro nel condividere questi dati vitali con l’Organizzazione. Non credo sia dovuto alla mancanza di capacità”, ha concluso Tedros Adhanom Ghebreyesus.