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Coronavirus: l'epidemia ha ridotto l'inquinamento della Cina del 25%

Coronavirus ridotto inquinamento

L'epidemia di coronavirus ha causato una riduzione dell'inquinamento del 25% a causa di una limitazione delle produzioni industriali.

Secondo uno studio appena pubblicato, il coronavirus ha ridotto l’inquinamento della Cina del 25 per cento a causa della paralisi dell’attività economica del Paese del Dragone. Nelle ultime settimane si è registrata una significativa riduzione delle emissioni di CO2, anche se questo effetto potrebbe essere solo temporaneo. Le drastiche misure di contenimento del virus hanno infatti visto prolungare le festività del nuovo anno solare fino al 10 febbraio, e molte fabbriche sono rimaste chiuse o hanno ridotto la loro produttività. La conseguenza di queste azioni ha prodotto una riduzione del consumo energetico e delle emissioni di gas serra, che sono scese di 10 milioni di tonnellate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo studio, pubblicato su Carbon Brief, un sito specializzato, riporta: “Il consumo di carbone e petrolio mostra una riduzione di almeno 25% di emissioni rispetto allo stesso periodo lo scorso anno”, una riduzione pari al 6% sulle emissioni mondiali sullo stesso periodo.

Il coronavirus ha ridotto l’inquinamento

L’autrice dello studio Lauri Myllyvirta, ha spiegato: “Ho raccolto tutti i dati disponibili su base giornaliera e settimanale delle varie attività per capire come sono influenzati i diversi settori che utilizzano combustibili fossili. La cosa più sorprendente è stata che l’attività ha avuto un picco negativo la scorsa settimana in tutti i settori industriali, mentre le attività avrebbero dovuto riprendere”. Tuttavia questo effetto potrebbe essere solo temporaneo, le misure che il governo cinese adotterà per far ripartire l’economia potrebbero infatti far innalzare nuovamente gli indici dell’inquinamento, come avvenne a seguito della crisi finanziaria del 2015.