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Siria, scaduto l'ultimatum: la Turchia attacca

Scaduto l'ultimatum

La risposta di Erdogan dopo l'uccisione di 33 militari, la Turchia attacca la Siria: distrutto un aeroporto vicino ad Aleppo

La Turchia attacca la Siria. Secondo alcune fonti Ankara avrebbe distrutto l’aeroporto militare Nairab di Aleppo. Erdogan ha deciso di rispondere dopo che nella notte del 27 febbraio 2020 le forze di Assad avevano ucciso militari turchi.

La Turchia attacca la Siria

L’offensiva sarebbe stata compiuta attraverso l’utilizzo di alcuni caccia F-16 partiti dalla base turca di Eskişehir verso la provincia di Idlib. Le forze di Ankara avrebbero colpito anche la città costiera di Latakia. Lanciando un segnale alla Russia dopo la richiesta del presidente turco a Putin di “togliersi di mezzo da Idlib” e di lasciare la questione solo alla Turchia e alla Siria.

Infatti, nelle vicinanze di Latakia c’è la base navale russa di Khmeimim. Nei giorni scorsi Erdogan aveva lanciato un ultimatum al presidente siriano Bashar al-Assad chiedendo il ritiro delle truppe dalla provincia di Idlib. Nelle ultime 3 settimane sono stati 54 i soldati turchi rimasti uccisi, solo giovedì 27 febbraio la Turchia aveva denunciato la perdita di almeno 33 soldati. Il governo di Ankara ha lanciato un appello alla “comunità internazionale a prendere provvedimenti per proteggere i civili e a stabilire una no-fly zone”.

Sale anche a tensione al confine tra la Turchia e la Grecia dopo la decisione di Erdogan di dare il via libera ai migranti in fuga dalla guerra dopo l’escalation della guerra in Siria. Nelle giornate del 28 e 29 febbraio “La Grecia ha dovuto affrontare un tentativo organizzato, di massa e illegale di violare i nostri confini e l’ha sventato – ha fatto sapere il portavoce del governo, Stelios Petsas -. Abbiamo protetto i nostri confini e quelli dell’Europa. Abbiamo impedito oltre 4.000 tentativi di ingresso illegale nei nostri confini”.