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Coronavirus in Cina, altri 7 casi importati dall'Italia nello Zhejiang

Coronavirus Cina

Si contano 7 nuovi casi di Coronavirus "importati" dall'Italia nella provincia di Zhejiang, nella Cina orientale. Salgono a 13 i "contagi di ritorno".

Buone notizie arrivano dalla comunità cinese, dove con 125 nuovi contagi si è raggiunto il livello più basso delle ultime 6 settimane. Finora sono stati registrati 89mila casi di Coronavirus in 61 paesi del mondo, ma la percentuale maggiore è concentrata in Cina. Eppure da settimane l’emergenza ha travalicato i confini orientali. Intanto nella provincia di Zhejiang, nella Cina orientale, si contano 7 nuovi “contagi di ritorno”.

Coronavirus in Cina, i contagi

Salgono a 13 i casi di Coronavirus “importati” dall’Italia in Cina. 7 nuovi contagi solo nelle ultime ore sono stati registrati in una contea nella provincia di Zhejiang.

La notizia arriva a 24 ore di distanza dal primo “contagio di ritorno” attestato nella contea di Qingtia. Come il primo caso, anche i 7 contagiati nella contea di Zhejiang pare abbiano lavorato nel medesimo ristorante di Bergamo. Sei di loro, inoltre, erano sul volo SU2415H diretto da Milano a Mosca. Dalla capitale russa, lo scorso 27 febbraio, hanno raggiunto l’aeroporto internazionale di Shanghai Pudong. L’indomani, arrivati nella contea di Qingtian, sono stati immediatamente messi in quarantena. Un altro infetto, invece, si è imbarcato in Italia sul volo LH0273 e, passando per la Germania il 29 febbraio, è a sua volta atterrato a Shanghai e messo in quarantena nella contea di Qingtian, definita una “città natale di cinesi d’oltremare” con una popolazione di 330mila abitanti. Secondo i media, 100mila di loro vivono in Italia.

In totale in Cina si contano 125 nuovi casi di Coronavirus: si tratta del livello più basso delle ultime 6 settimane. Diminuiscono progressivamente anche le vittime: 31 nuovi morti negli ultimi giorni, tutti residenti nella provincia dell’Hubei, focolaio dell’epidemia. Tuttavia, gli 11 casi segnalati fuori dall’Hubei rappresentano il livello più alto degli ultimi cinque giorni.

Al contrario, la situazione appare sempre più allarmante in Corea del Sud. Nel Paese, infatti, sono stati registrati 600 nuovi contagi. Il totale degli infetti sale quindi a 4.812, con un allarmante incremento a Daegu, la città dove ha sede la Chiesa di Gesù Shincheonji, focolaio dell’epidemia. 28 i decessi.