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Emergenza morbillo in Congo: morte oltre 6 mila persone

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La Repubblica Democratica del Congo, già provata dall'ebola, sta attraversando una nuova emergenza sanitaria causata dal morbillo.

La Repubblica Democratica del Congo sta attraversando una nuova, gravissima, emergenza sanitaria: non si tratta del coronavirus ma del morbillo. Tale patologia, in un anno, ha provocato la morte di oltre 6 mila persone. Il Congo è il peggior focolaio del mondo: il bilancio delle vittime rispetto all’epidemia di ebola, dichiarata il 1 Agosto 2018 nella parte orientale del Paese, che ha causato 2.264 morti. In confronto al coronavirus che sta spaventando il mondo, le vittime sono quasi il doppio.

Il morbillo è una malattia altamente contagiosa causata da un virus che attacca principalmente i bambini. Le complicanze più gravi sono cecità, gonfiore cerebrale e gravi infezioni respiratorie.

Emergenza morbillo in Congo

Gli sforzi per fermare la diffusione sia dell’ebola sia del morbillo nella Repubblica Democratica del Congo sono ostacolati da diversi fattori: mancanza di accesso alle cure, scarsa assistenza sanitaria e dai disordini che accadaono in tutto il Paese, specialmente nell’Est. Ciò nonostante, lo sforzo per salvare quante più persone e bambini possibili è enorme.

Nel 2019, più di 18 milioni di bambini con meno di 5 anni ha ricevuto il vaccino contro il morbillo in tutto il Congo. Durante la prima settimana di Marzo 2020 è iniziata una nuova fase di vaccinazioni. I vaccini vengono trasportati nei villaggi intorno a Temba, a sei ore di auto lungo strade sterrate dalla comunità occidentale di Seke-Banza, su delle motociclette. Si prevede che saranno circa 73 mila i bambini dai sei mesi ai 15 anni vaccinati nella provincia centrale di Kongo come parte della seconda fase.

Secondo le statistiche dell’Oms, la Repubblica Domenica del Congo ha registrato oltre 335.413 casi sospetti e 6.362 decessi dal primo Gennaio 2019 al 20 Febbraio 2020.