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Coronavirus Francia: 3.500 persone al raduno dei puffi nonostante il divieto

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Oltre 3.000 persone hanno partecipato al raduno dei puffi in Francia nonostante fossero vietati eventi con più di mille unità.

Nonostante la Francia sia il secondo paese europeo dopo l’Italia per numero di contagi da coronavirus, migliaia di persone vestite da puffi non hanno rinunciato al loro consueto raduno. Tutto ciò contravvenendo alla disposizione delle autorità che vietava lo svolgersi di manifestazioni con più di mille partecipanti.

Coronavirus in Francia: il raduno dei puffi

L’evento si è tenuto sabato 7 marzo 2020 a Landerneau, in Bretagna. A prendervi parte sono state circa 3.500 persone vestite di blu come i personaggi dei fumetti belga. Il loro obiettivo era quello di battere il record mondiale di partecipazione superando quello dell’anno precedente a Berlino che aveva contato 2762 individui.

E la loro volontà ha avuto realizzazione, nonostante gli avvertimenti delle autorità sanitarie e governative. La Francia conta infatti 1191 casi accertati di coronavirus e il Consiglio per la sicurezza nazionale aveva deciso di vietare i raduni con più di mille persone. Gli assembramenti di persone sono infatti le occasioni in cui più facilmente il virus ha possibilità di diffusione, ma i puffi non sembravano preoccupati di ciò. “Per noi è più importante battere questo record. Il coronavirus non è poi così grave. Lo pufferemo“, ha detto qualcuno ai giornalisti.


Inutile dire che baci, abbracci e strette di mano sono stati all’ordine del giorno e la distanza di sicurezza interpersonale di 1 metro non era nemmeno contemplata. Tutte cose che le autorità sanitarie hanno sconsigliato per giorni per limitare la circolazione dell’infezione e che evidentemente i cittadini non hanno ancora recepito.