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Coronavirus Londra: pagati per essere infettati e aiutare la ricerca scientifica

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A Londra si può venire pagati per essere infettati e aiutare la ricerca scientifica: la paga è interessante, ma i rischi non sono da sottovalutare.

Un lavoro che ha i suoi pregi e i suoi difetti: a causa dell’emergenza coronavirus, infatti, a Londra è possibile essere pagati per venire infettati. Da quanto si apprende, l’offerta arriva dalla Queen Mary BioEnterprises Innovation Centre di Whitechapel. I ricercatori sono alla ricerca di volontari che, in cambio di una cospicua somma di denaro, vogliano aiutare la ricerca scientifica. Come funziona?

Coronavirus Londra, come aiutare la ricerca

Il coroanvirus è diventato ormai un problema globale, al punto che i ricercatori di Londra hanno lanciato un’offerta di lavoro a volontari che intendano aiutare la ricerca scientifica. In cambio di 3.500 Sterline i volontari verranno infettati dal coronavirus per poi sperimentare su di loro alcune cure possibili in attesa del vaccino.

Tuttavia, non si tratta dello stesso ceppo di virus che si potrebbe contrarre nei ristoranti o nei luoghi affollati. Questi volontari vengono infatti sottoposti al virus dai codici 0C43 e 229E, due varianti indebolite e meno letali. Una volta iniettato il virus, i volontari dovranno rimanere in quarantena per il periodo stabilito e sottoporsi a una dieta rigida imposta dai ricercatori. Non è consentita l’assunzione di droghe o sostante stupefacenti e nemmeno lo svolgimento di attività fisica.

L’annuncio dell’offerta di lavoro è arrivato in Inghilterra nella stessa giornata in cui in Regno Unito ha annunciato i primi decessi per Covid-19. Oltre a questa iniziativa, però, sono stati stanziati anche altri 2 miliardi di sterline complessive nel mondo.