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Defender-Europe 2020: riduzione dei militari USA a causa del coronavirus

Defender Europe 2020 riduzione militari

I militari Usa subiranno una riduzione dell'ambito dell'esercitazione Defender-Europe 2020: la decisione a seguito dell'aumento dei contagi da coronavirus.

Dopo la presunta positività di un soldato dell’esercito americano in Europa, Christophe G. Cavoli, il Pentagono ha optato per una riduzione dei militari Usa presenti all’esercitazione Defender-Europe 2020. Per il momento, a differenza dell’Exercise Cold Response 20 che è stata totalmente annullata, questa rimane confermata.

Defender-Europe 2020: riduzione militari Usa

Si tratta della maxi esercitazione militare che ha come obiettivo quello di dimostrare la capacità dei soldati statunitensi di schierare rapidamente una grande forza per sostenere la NATO e rispondere a qualsiasi crisi. Una circostanza che avrebbe dovuto portare sul territorio del Vecchio Continente il più grande dispiegamento di forze armate dell’ultimo quarto di secolo.

I vertici hanno però deciso, visto l’evolversi della pandemia di coronavirus, di modificare le esercitazioni riducendo il numero di partecipanti americani. Non è più dunque assicurata la presenza di almeno 30mila soldati a stelle e strisce come invece era trapelato nei giorni precedenti. Questo quanto scritto da una nota dell’US Army in Europa: “La protezione della salute delle nostre forze e quella dei nostri alleati e partner è una delle principali preoccupazioni. Siamo fiduciosi che, con questa importante decisione, continueremo a fare la nostra parte per prevenire l’ulteriore diffusione del virus”.

La decisione è arrivata a poche ore dalla notizia di un generale dell’esercito Usa in Europa presumibilmente positivo al virus originatosi in Cina. Si tratta di Christopher G. Cavoli che, insieme ad alcuni membri del suo staff potrebbe aver contratto l’infezione. Si trova quindi in quarantena volontaria insieme ai suoi pur mantenendo da remoto le loro responsabilità di comando.