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Coronavirus Regno Unito, Boris Johnson annuncia il lockdown all'italiana

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Boris Johnson si arrende di fronte all'emergenza coronavirus e annuncia il lockdown del Regno Unito: negozi chiusi e cittadini a casa.

Se fino a qualche giorno fa il governo inglese non intendeva adottare misure di contenimento all’italiana, nella serata di lunedì 23 marzo è avvenuto un cambio di passo. Infatti, di fronte all’aumento dei casi di contagio da coronavirus, Boris Johnson si è visto costretto ad annunciare il lockdown del Regno Unito. I negozi restano chiusi, le persone sono invitate a restare in casa, si fermano tutti gli esercizi commerciali non essenziali, mentre sono vietati assembramenti di più di due persone. Per i trasgressori, inoltre, sono previste multe da 30 sterline. Restano invece aperti (seppur in parte) i parchi pubblici, chiuse invece le chiese e i luoghi di culto.

Coronavirus, lockdown nel Regno Unito

Johnson si è arreso al coronavirus che dilaga anche nel Regno Unito e ha annunciato il lockdown del Paese: si potrà uscire soltanto per motivi di lavoro, spesa, portare a spasso il cane, far esercizio o per assistenza. Sono chiuse tutte le attività commerciali non essenziali, così come i luoghi di culto. Sono vietati gli assembramenti, mentre restano aperti in parte i parchi pubblici.

Pochi giorni prima di questo cambio di rotta, il governo inglese aveva annunciato che a causa dell’epidemia molti avrebbero perso i propri cari. Non si attendevano misure di contenimento drastiche come quelle italiani, eppure il dilagare della pandemia non ha dato altra scelta al primo ministro inglese.

Secondo l’Nhs (il sistema sanitario nazionale inglese), nelle ultime 24 ore sono almeno 46 le persone di età compresa fra 47 e 103 anni che sono morte. I decessi hanno interessato in particolare in Inghilterra (303 totali, concentrate soprattutto a Londra), 4 in Scozia e 4 in Galles.