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Ucraina, per il patriarca il Coronavirus sarebbe colpa dei gay

Coronavirus, Ucraina: "Colpa dei gay", dice il religioso

In Ucraina, un noto arcivescovo ortodosso ha puntato il dito contro i gay e la comunità LGBT. Secondo lui il Coronavirus è colpa loro.

In Ucraina, il Patriarca Filaret attribuisce la colpa della pandemia Coronavirus ai gay e a tutta la comunità LGBT. Secondo l’arcivescovo ortodosso, il mondo e le sue libertine concessioni matrimoniali si sarebbe chiamato addosso la piaga del virus, una sorta di giusta punizione per le scelte compiute.

Ucraina, il Coronavirus è colpa dei gay

Filaret, in un discorso ai fedeli, avrebbe proferito le seguenti, agghiaccianti parole: “L’esplosione del Coronavirus sul pianeta è da attribuire a gay e lesbiche. Mi riferisco, in primo luogo, proprio ai matrimoni omosessuali. Ricordatevi che Dio bruciò Sodoma e Gomorra”.

L’omofobia di questo Patriarca ucraino è lampante, ma lui ne ha veramente per tutti. Per sua volontà, durante la quarantena imposta in Ucraina, sarà possibile ricevere la comunione nei templi. Nonostante si usi un unico cucchiaio da passare fra i fedeli, Filaret ha detto che è impossibile avvenga il contagio da Coronavirus perché Gesù Cristo non lo permetterebbe. “Se non credete, non fate la comunione”, ha dichiarato.

Un “moda” internazionale

Un’altra infelice uscita del genere l’aveva avuta di recente anche un pastore statunitense, Rick Wiles. Stesse parole, stessa assurda attribuzione di colpe: come le piaghe d’Egitto, il Coronavirus si è abbattuto sulla Terra per colpa degli omosessuali, dei loro matrimoni e delle adozioni loro concesse.

Va così di moda puntare il dito sugli altri, che è successo anche in Israele, ma stavolta a scagliarsi contro la comunità LGBT è stato il rabbino Mei Mazuz “ad eccezione dei Paesi arabi che non hanno questa inclinazione malvagia”. Cambia la religione, ma il messaggio omofobo rimane lo stesso.