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Coronavirus, Cina: i contagi di ritorno portano a nuove restrizioni

Coronavirus in Cina, nuove restrizioni per i casi di ritorno

Troppi casi di ritorno in Cina e Hong Kong. Le istituzioni hanno deciso di introdurre nuove restrizioni anti Coronavirus.

In Cina arrivano nuove restrizioni per via dei contagi di ritorno da Coronavirus. Non è passato molto tempo da quando il Paese ha deciso di allentare un po’ la stretta sulla vita quotidiana, eppure i nuovi positivi registrati ad Hong Kong hanno già iniziato a preoccupare le istituzioni. Solo oggi, 26 marzo 2020, ci sono 42 casi confermati.

Nuove restrizioni in Cina

Purtroppo ora la Cina sta dimostrando che abbassare la guardia troppo presto non è una buona idea. Il numero di casi confermati è quasi raddoppiato, a causa del rientro a Hong Kong di diversi residenti che si erano ritrovati bloccati altrove.

Carrie Lam, Capo Esecutivo del territorio autonomo cinese, ha annunciato che a tutti i non residenti verrà di nuovo impedito l’ingresso a Hong Kong. In tutta la Cina si stanno introducendo nuove restrizioni per non rischiare una terza grossa ondata di contagi da Coronavirus.

Il fatto che la popolazione si sia rilassata è una conseguenza naturale, dopo le buone notizie diffuse dalle istituzioni cinesi circa l’entità della pandemia. In alcune cittadine si è ripreso a lavorare normalmente, cenare insieme, andare al parco, partecipare ad eventi sociali, anche se rispettando le norme di sicurezza. Dal 2 marzo 2020, i casi di ritorno sono cominciati a salire di numero.

Terza ondata di Coronavirus

La città di Hong Kong in particolare ha ripreso a tracciare gli spostamenti, i nuovi arrivi e reintrodotto la quarantena di 14 giorni, con bracciale di controllo, per questi. Durante il fine settimana, la polizia pattuglia le vie e i locali notturni per verificare che non vi sia violazione dell’isolamento: cinque persone sono state arrestate, avevano tagliato i bracciali per uscire.

Da questo lunedì, 23 marzo, i lavoratori sono tornati a fare smart working da casa e molte imprese private probabilmente dovranno seguire tale direttiva, bar e ristoranti sono chiusi. Per quanto riguarda gli aeroporti, non è di nuovo permesso di fare scalo ad Hong Kong. Stesse restrizioni su Singapore e gran parte della Cina.

“Ora stiamo affrontando la terza ondata di contagi”, ha detto Carrie Lam, “Alla luce delle nuove circostanze e l’alto numero di casi da ritorno, dobbiamo adattarci“.