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Coronavirus, il 19enne italiano morto a Londra è risultato positivo

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Il 19enne italiano morto a Londra era positivo al coronavirus, ma nessuno lo ha sottoposto al tampone.

Il ragazzo italiano 19enne morto a Londra nei giorni scorsi è risultato positivo al coronavirus nel tampone post mortem. Luca Di Nicola, questo il suo nome, è deceduto martedì 24 marzo al North Middlesex Hospital di Londra dove era stato ricoverato per una polmonite fulminante, dopo che per giorni aveva avuto la febbre molto alta e una forte tosse. Nessuno però ha pensato di sottoporre il 19enne al tampone per verificare la positività o meno al Covid-19, così le sue condizioni si sono aggravate rapidamente, fino alla morte. Solo l’esame fatto quando ormai non serviva più a nulla ha dato conferma del suo contagio al virus.

Positivo al coronavirus il 19enne morto a Londra

Luca Di Nicola, che a Londra viveva e lavorava come aiuto cuoco da anni, era originario di Nereto, in provincia di Teramo e dare conferma della sua riscontrata positività al coronavirus è stato il padre del giovane. É sempre quest’ultimo a informare del fatto che suo figlio fosse un ragazzo in salute, privo di patologie pregresse, motivo secondo lui che avrebbe spinto i sanitari inglesi a minimizzare i suoi problemi di salute.

Il suo medico di base, malgrado i forti sintomi, gli avrebbe detto che poiché “era giovane e forte, non si doveva preoccupare di quella brutta influenza”, somministrandogli soltanto del paracetamolo. L’aggravarsi della sua condizione, il ricovero in ospedale e la terapia intensiva a nulla sono servite: era già troppo tardi e le sue condizioni di salute già compromesse. Non ci sarebbe stato neanche il tempo di sottoporlo al tampone.

Anche la mamma di Luca e il suo compagno hanno i sintomi della malattia anche se le loro condizioni sarebbero meno gravi. A loro, dopo la morte del ragazzo, i medici avrebbero detto di autoisolarsi per due settimane.