> > Coronavirus New York, immagini di cadaveri disposti su camion refrigeranti

Coronavirus New York, immagini di cadaveri disposti su camion refrigeranti

coronavirus cadaveri new york

A New York una serie di cadaveri di persone morte a causa del coronavirus sono stati caricati su un camion refrigerante

Una situazione emergenziale quella americana, dove i contagi da coronavirus hanno superato quelli dell’Italia e addirittura hanno raggiunto numeri doppi rispetto alla Cina. A New York, in particolare, una serie di cadaveri di persone decedute per coronavirus sono stati caricati su camion refrigeranti. Una scena toccante che rispecchia la realtà vissuta dalla città di Bergamo, dove l’Esercito ha provveduto a trasferire le salme dei defunti in altre città affinché potessero essere cremate.

Coronavirus New York, immagini cadaveri

I casi di coronavirus confermati (al 31 marzo) a New York sono oltre 65 mila. Il Queens è il quartiere più colpito con 10.373 persone positive al Covid-19, seguono Brooklyn con 8.451, il Bronx con 6.145, Manhattan con 5.438 e Staten Island con 1.866 positivi. “I numeri sono sbalorditivi”, ha sottolineato il sindaco di New York Bill de Blasio. “Non abbiamo mai ricevuto così tante chiamate d’emergenza”. Il Daily Mail ha anche specificato che a New York non venivano allestiti ospedali da campo dagli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001. Sono terribili le immagini dei cadaveri disposti su un camion refrigerante: si tratta di vittime morte a causa del coronavirus.

Per fronteggiare l’emergenza, l’East Meadow del Central Park (famoso luogo di ritrovo per i pic-nic) è stato adibito a ospedale, dal quale sono stati preparati 68 posti letto. Allo stesso modo anche il Javits Convention Center di Manhattan, che ha offerto ben 1.000 posti a disposizione dei pazienti Covid-19. Infine, sabato dalla Virginia è salpata una nave ospedale della Marina Militare, accolta da Cuomo con queste parole: “Benvenuta a New York, abbiamo chiesto ed il governo federale ha risposto, questa nave è un passo avanti nella nostra lotta al coronavirus”.