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Coronavirus, cadaveri abbandonati per strada in Ecuador

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In Ecuador i cadaveri dei pazienti risultati positivi sono abbandonati per strada per paura di contrarre il coronavirus.

La pandemia è globale, sta colpendo ogni parte del mondo, dagli Stati più ricchi a quelli più poveri. Nei Paesi in via di sviluppo, dove il sistema sanitario è meno preparato ad affrontare una situazione di emergenza, emergono situazioni di crisi: come in Ecuador, dove i cadaveri dei pazienti positivi al coronavirus vengono lasciati per strada per paura di contrarre l’infezione.

Coronavirus, corpi abbandonati per strada in Ecuador

Sono scene davvero drammatiche quelle vissute nella città di Guayaquil, capoluogo di regione dell’Ecuador. Nella città che più di tutte le altre registra casi positivi di coronavirus, i corpi dei deceduti vengono abbandonati in strada. Così nei portoni, agli angoli dei marciapiedi e nei bidoni dell’immondizia appaiono cadaveri avvolti in rudimentali sacchi di plastica. Il problema del recupero delle persone decedute in città dura da più di una settimana.

Intanto, le drammatiche foto dei cadaveri in strada hanno fatto il giro del web. Stando a quanto riportano i media locali, i cittadini, per paura di contrarre il virus e per il ritardo nel ritiro delle salme, avrebbero iniziato ad abbandonare i corpi per strada. Testimoni denunciano di aver chiamato i numeri di emergenza per far ritirare i morti, ma nessuno ha dato loro una soluzione e i corpi sono rimasti in casa per due e anche quattro giorni di attesa.

In cerca di una soluzione

Guayaquil è la città dell’Ecuador con i più alti casi di positivi e decessi per Covid-19. Il capoluogo della provincia di Guayas conta 1.615 casi sui 2.302 presenti in totale nel Paese. Le autorità ecuadoriane hanno ammesso le difficoltà nel ritirare i cadaveri delle persone decedute, e di fronte a questa situazione il presidente Lenín Moreno ha annunciato lunedì la creazione di una Task Force sotto la responsabilità di Jorge Wated, in modo che i compatrioti che sono morti a Guayaquil abbiano la degna sepoltura che meritano”.