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Coronavirus Africa: 7mila positivi, ma preoccupano i tamponi

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Il coronavirus è arrivato anche in Africa, dove ora si registrano 7mila positivi. A preoccupare però è l'inesperienza dei medici.

Il coronavirus è arrivato lentamente anche in Africa, dove ora si registrano 7mila positivi. A preoccupare però è l’inesperienza dei medici, impreparati di fronte a questa emergenza e incapaci di utilizzare i tamponi.

Coronavirus Africa, 7mila i positivi

In Europa il coronavirus sembra rallentare la sua corsa, ma ora si dovrà combattere un’altra battaglia in Africa, dove il contagio rischia davvero di fare un’ecatombe. Sono già stati trovati 7mila positivi in 50 dei 54 stati del continente, e ora ci si appella alla generosità occidentale affinché anche nel continente più povero possano arrivare strutture mediche e apparecchiature necessarie per affrontare l’epidemia.

OMS e Onu hanno già assicurato che verranno investiti triliardi di dollari per garantire cure e medicinali necessari a contenere l’epidemia, e soprattutto evitare un’ecatombe, visto che qui giocano un fattore importante anche altre malattie come la malaria, che già debilitano il corpo.

Il problema dei tamponi

Attuare certe misure restrittive è pressochè impossibile, vista la situazione sanitaria e le condizioni igieniche-sanitarie in cui i medici devono operare, ma paradossalmente ciò che spaventa di più non sono questi fattori, ma l’utilizzo dei tamponi.

Prepariamo pacchetti di distribuzione tutti i giorni. Preciso che per adesso riusciamo a rifornire 29 Paesi, quelli più strutturati- così commenta Guglielmo Micucci, presidente di Amref Italia- I numeri della copertura non riusciamo a certificarli, certo è che non copriranno tutto il continente. Il problema è che i tamponi, anche se arrivano sul territorio interessato, i medici non sanno cosa farci. Non sanno cosa siano, come si usino. Il gap deriva da una scolarizzazione diversa rispetto a quella dei nostri medici e da fattori culturali