> > Positivo il ministro Litzman, per cui il coronavirus è "punizione per i gay"

Positivo il ministro Litzman, per cui il coronavirus è "punizione per i gay"

Coronavirus Israele ministro della Salute

Il Coronavirus si diffonde a Israele: positivo il ministro della Salute. Aveva dichiarato: "Il virus è una punizione per l'omosessualità".

Da Israele era arrivata la notizia di un possibile vaccino contro il Coronavirus, intanto però la malattia continua a diffondersi nel Paese e nel mondo intero. Sempre da Israele, inoltre, aveva fatto commuovere l’immagine di due colleghi di fede diversa vicini nel momento della preghiera. Il governo ha preso provvedimenti per contenere e contrastare il virus. Tra questi, la chiusura del Santo Sepolcro: non accadeva dal 1349, quando la peste nera cominciò a diffondersi anche in Terra Santa. La decisione è stata presa dal ministro e rabbino Yaakov Litzman. I contagi di Coronavirus a Israele sono circa 7030 e tra i positivi c’è proprio il ministro della Salute Litzman, che nelle prime settimane di emergenza sanitaria aveva commentato: “Il virus è una punizione divina per l’omosessualità”.

Coronavirus a Israele, positivo il ministro della Salute

Il ministero della sanità ha fatto sapere che i contagi a Israele salgono a 7030, mentre i decessi finora sono 36. Al momento 95 malati sono in rianimazione e per 115 pazienti il quadro clinico è giudicato grave. Quasi 4000 dei contagiati, invece, avrebbero sintomi lievi e per questo motivo si curano in casa. Altri 700 vengono curati in stanze di albergo appositamente adibite dalle autorità per la lotta al Covid-19. Sale anche il numero dei pazienti guariti e dimessi, pari a 357.

Il primo aprile anche il ministro della Salute e rabbino Yaakov Litzman ha reso nota la sua positività al Coronavirus. Tuttavia, non vengono dimenticate le dichiarazioni che solo poche settimane prima aveva rilasciato. “Una punizione divina per l’omosessualità”, erano state le sue parole. Positiva anche la moglie.

Infatti, sembrerebbe che Litzman, a capo del partito ultra-ortodosso Agudat Yisrael, abbia più volte violato le linee guida sul distanziamento sociale, partecipando a riunioni di culto e mettendo così a rischio numerose autorità del Paese. Tra loro anche il primo ministro Benyamin Netanyahu, che ha scelto la quarantena volontaria.