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Coronavirus, Boris Johnson ha il 46% di possibilità di sopravvivenza

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Quali sono le possibilità di sopravvivenza al coronavirus di Boris Johnson? Il premier è stabile, ma resta in terapia intensiva.

Il primo ministro britannico, Boris Johnson, rimane “in condizioni stabili” dopo la sua seconda notte al St Thomas’ Hospital di Londra dove è stato ricoverato in terapia intensiva per via del coronavirus. Viene descritto di buon umore e questo lascerebbe intendere che sia cosciente, ma la preoccupazione in Gran Bretagna è altissima e la statistica in merito alle sue possibilità di sopravvivenza non aiuta a stare sereni. In base ai dati fin qui raccolti sul coronavirus, chi entra in terapia intensiva ha il 50,1% di eventualità di salvarsi, quota che scende al 46% per coloro che hanno tra i 50 e i 60 anni. Ricordiamo che Johnson ha 55 anni.

Boris Johnson, probabilità di sopravvivenza al coronavirus

Una situazione dunque da tenere sotto controllo e da non sottovalutare, soprattutto se si considera che mai come in questo momento il popolo britannico avrebbe necessità del proprio Premier per prendere decisioni importanti relative al settore sanitario, solo ieri nel Regno Unito 854 morti per un totale di 6227, e all’aspetto economico che sta colpendo indistintamente tutti i paesi del mondo.

Un medico italiano a curare Johnson

Johnson è, come detto, ricoverato al St Thomas’ Hospital di Londra, la struttura più attrezzata contro il coronavirus visti i suoi 42 posti letto permanenti di terapia intensiva e i migliori specialisti del Paese per le malattie polmonari. Tra questi c’è anche un medico italiano, il dottor Luigi Camporota, 49 anni laureatosi a Reggio Calabria nel 1995 e oggi uno dei luminari oltremanica di ventilazione polmonare.