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Londra, le negano il trapianto: muore 21enne positiva al Coronavirus

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La giovane donna aspettava un trapianto al fegato da mesi, ma gli è stato negato a causa della positività al coronavirus.

Il coronavirus colpisce ancora a Londra: a farne le spese, questa volta, una ragazza di 21 anni che è morta a causa del mancato trapianto di fegato. La pandemia, infatti, ha effetti collaterali su tutto il sistema sanitario internazionale facendo rallentare anche trapianti delicatissimi. La giovane ragazza aspettava l’operazione al fegato da mesi, era riuscita ad essere inserita quattro settimane fa nell’elenco dei trapianti salva-vita, ma all’ultimo momento gliel’hanno negato perché risultata positiva al coronavirus. Così è morta Katie Horne, di Burgess Hill, nel West Sussex, dopo un’agonia di 12 giorni. Era stata ammessa tramite Princess Royal Hospital di Haywards Heath all’elenco dei trapianti circa quattro settimane fa con una grave condizione epatica. Ma quando è stata trasferita al King’s College Hospital di Londra, è risultata positiva per il coronavirus. E sarebbe stata privata del trattamento, come racconta il DailyMail.

Londra, positiva al Coronavirus: no al trapianto

Katie Horne non è stata in grado di entrare nella lista dei trapianti e ha lottato con le sue condizioni del fegato e il coronavirus per 12 giorni. Come riporta la stampa inglese, non stava usando un ventilatore durante il suo soggiorno. Da quando le misure sono entrate in vigore il 31 marzo, il servizio sanitario nazionale ha impedito il trapianto di alcuni organi salvavita nei destinatari per arrestare la diffusione del virus. Non è noto se le donazioni trasmettano il coronavirus, ma i destinatari del trapianto sono immuno-soppressi per prevenire il rigetto dell’organo.

La sorella di Katie, Emma, intervistata dalla Bbc è disperata: “È stata sottoposta a test perché stava male, quindi si è chiarito che aveva dei gravi problemi epatici. Inizialmente è stata ricoverata al Princess Royal Hospital di Haywards Heath. Ma è stato subito chiaro che aveva bisogno di un trapianto e l’hanno trasferita al King’s College Hospital di Londra”. Purtroppo, però, la giovane è risultata: “Positiva al coronavirus, quindi non poteva andare nella lista dei trapianti. Mia sorella ha lottato per 12 giorni, poi sabato la notizia del triste epilogo”.