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Coronavirus, il racconto dell'italiana che lavorava in un parco Disney

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Costretta a lasciare il suo alloggio ma senza voli per l'Italia, una ragazza ha raccontato com'è lavorare in un parco Disney durante il coronavirus.

L’emergenza coronavirus nel mondo sta mettendo a dura prova i lavoratori dei parchi di divertimenti come conferma anche Linda De Martino, ragazza 26enne originaria della provincia di Salerno che dal 13 marzo si trova bloccata negli Stati Uniti e ora è costretta a tornare a casa malgrado non vi siano voli per l’Italia a disposizione. La ragazza lavorava infatti a Epcot, parco a tema Disney situato nei pressi del Walt Disney World a Orlando in Florida, ma con l’avvento del coronavirus l’azienda statunitense ha deciso di sospendere tutti i contratti, intimando agli ormai ex lavoratori di lasciare entro il 17 aprile gli alloggi che erano stati messi a disposizione.

Coronavirus, il racconto dell’italiana negli Usa

Intervistata da Tpi, la 26enne italiana ha spiegato di essere negli Stati Uniti dalla scorsa estate, come molti altri suoi connazionali che in questi giorni vivono la sua stessa condizione: “Sono qui da agosto, stavo lavorando in un ristorante nel padiglione italiano. […] Al momento mi trovo ad Orlando, abito negli alloggi che Disney mette a disposizione a pagamento per tutti coloro che tramite colloquio aderisco al progetto dell’International cultural program”.

Con l’aggravarsi della pandemia in tutto il mondo però la sistemazione provvisoria negli alloggi veniva costantemente prorogata, fino a quando la stessa Disney non ha imposto ai lavoratori di lasciare i propri alloggi entro il 17 aprile: “Abbiamo iniziato un periodo di quarantena in questi alloggi. […] All’inizio ci era stato detto che probabilmente il parco avrebbe riaperto il giorno 1 aprile, poi la chiusura è stata prolungata almeno fino al 30 aprile”.

Il difficile ritorno in Italia

La ragazza quindi racconta: “Il 6 aprile però Disney ha inviato a tutti noi una mail nella quale comunica la sospensione di tutti i progetti/contratti e che entro il 17 aprile gli appartamenti dovranno essere liberati. Il ritorno in Italia non è però così facile come può sembrare, dato che al momento non esistono voli commerciali che possono riportare a casa Linda e gli altri italiani rimasti bloccati negli Usa. Gli ex lavoratori dei parchi Disney negli Stati Uniti sono in costante contatto con la Farnesina, che però pare non aver trovato ancora nessuna soluzione per la loro situazione, tutto questo mentre la data del 17 aprile si avvicina sempre di più.