> > Coronavirus, la Danimarca riapre le scuole: i genitori protestano

Coronavirus, la Danimarca riapre le scuole: i genitori protestano

coronavirus, la danimarca riapre le scuole

Nonostante l'emergenza coronavirus, la Danimarca è il primo Paese Ue a riaprire le scuole. Ma non mancano le polemiche.

La Danimarca riapre le scuole nonostante l’emergenza coronavirus. Da mercoledì 15 aprile si torna tra i banchi, ma la decisione non è apprezzata dai genitori. Dopo un mese di chiusura per l’emergenza coronavirus, la Danimarca ha riaperto nella mattinata di mercoledì 15 aprile asili nido, scuole materne ed elementari, primo Paese in Europa a farlo. Restano chiuse le medie e i licei che riapriranno il 10 maggio, a eccezione degli ultimi due anni di corso. Il rientro in classe avviene seguendo misure di sicurezza sanitaria come la distanza di due metri tra i banchi e la ricreazione a piccoli gruppi. Le scuole hanno tempo fino al 20 aprile, come richiesto da più parti, per poter meglio adeguare gli edifici alle nuove misure di sicurezza e ai nuovi standard igienico-sanitari imposti dal governo di Copenaghen.

Danimarca riapre le scuole

Tra le varie disposizioni, è previsto che tra gli alunni sia mantenuta una distanza non inferiore ai due metri, inoltre si potrà uscire dalla classe tutti insieme ma solo divisi in piccoli gruppi. Ma non tutti sono d’accordo con questa decisione del governo danese: preoccupati dal rischio di contagio, alcuni genitori hanno lanciato una petizione, che ha raggiunto 18mila firme, per tenere chiuse le scuole, mentre in molti sceglieranno autonomamente di non mandare i figli tra i banchi. La Danimarca registra circa 6.700 casi di contagio dall’inizio dell’epidemia e 299 vittime.

Anche la Francia – come Germania e Spagna – è pronta a far ripartire le scuole. “A partire dall’11 maggio riapriremo progressivamente gli asili, le scuole, i collegi e i licei. – ha detto Emmanuel Macron – È per me una priorità perché l’attuale situazione aumenta le ineguaglianze. Troppi bambini, soprattutto nei quartieri popolari e in campagna, sono privati della scuola senza avere accesso al digitale e non possono essere aiutati allo stesso modo dai genitori”.

La situazione in Italia

In Italia, invece, al momento si dà per concluso l’anno scolastico in sede mentre continuano le lezioni di didattica a distanza. La data ultima per cambiare idea è il 18 maggio. Se entro allora si potrà tornare in aula, allora l’anno scolastico finirà più o meno regolarmente, altrimenti sono state previste alcune misure soprattutto sulle valutazioni finali e sugli esami. L’esame di Maturità consisterebbe solo in un esame orale, della durata di circa un’ora. E i genitori – anche nel Bel Paese – si dividono in due fazioni: chi dovendo tornare a lavoro non sa come poter gestire i figli e chi preferirebbe non farli tornare in classe. Una bella gatta da pelare.